Aspettando… I 20 anni del primo trailer de La Compagnia dell’Anello

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Il 27 aprile ricorreranno i 20 anni dalla pubblicazione del primo trailer de Il Signore degli Anelli, in cui venne presentato l’ambizioso progetto del regista neozelandese Peter Jackson, che vi inserì scene tratte dai tre capitoli del kolossal tolkieniano.

I tre film furono infatti girati contemporaneamente, quasi come una sfida tra i produttori e il botteghino: scommessa magistralmente vinta con un totale di 17 Oscar, di cui 4 nel 2002 per La Compagnia dell’Anello, 2 nel 2003 per Le Due Torri e ben 11 nel 2004 per Il Ritorno del Re.

Il successo registrato dai tre film, che valse loro il novero nelle più importanti e prestigiose classifiche dei film campioni di incassi più belli di sempre, spinse il regista a cimentarsi con il prequel de Il Signore degli Anelli: Lo Hobbit, un singolo romanzo da cui furono tratti Un viaggio inaspettato (2012), La desolazione di Smaug (2013) e La battaglia delle cinque armate (2014).

La prima trilogia, però, fu la scintilla che fece riscoprire la passione cinematografica ed editoriale per il fantasy, rinverdendo o facendo scoprire a moltissimi la figura dell’autore Tolkien.

Il merito della Trilogia di Peter Jackson, oltre a rappresentare un esperimento pionieristico nella computer grafica e nella produzione di kolossal, che fece scuola anche ai successivi film della saga di Harry Potter e di tutti i fantasy che seguirono, rappresentò un’ispirazione per molti artisti e appassionati che si cimentarono con autoproduzioni filmiche.

Di seguito riportiamo alcune esperienze cinematografiche autoprodotte che possono essere cercate gratuitamente su internet e che analizzano passi della storia che non hanno trovato spazio sul grande schermo (e che rappresentano storie contenute nelle opere di Tolkien), la vita dello stesso autore o anche vicende che sono state liberamente ispirate al mondo complesso creato dal Professore di Oxford (epiteto con cui viene conosciuto Tolkien).

Uno dei prodotti fan-made più conosciuti è Born of Hope, che segue le orme di Arathorn e Gilraen, il primo è un Umano discendente dei Re di Númenor in esilio nella Terra di Mezzo e la seconda un’Elfa. I due, di cui si parla nelle Appendici de Il Signore degli Anelli, sono i genitori di Aragorn, uno dei Nove Compagni protagonisti della Guerra dell’Anello, nonché Re di Arnor e Gondor.

Il secondo film è stato prodotto dal polacco Blackstork Studio e dal regista Pawel Sokól. Presentato per la prima volta al Festival Fantasyki Twierdza di Gizycko dall’8 al 10 settembre 2017. Il film è liberamente ispirato al mondo di Tolkien e all’opera cinematografica di Jackson, in cui si ripercorreranno le strade della Terra di Mezzo al fianco di tutte le creature che la popolano, compresi gli Hobbit. Il titolo originale polacco è Powrót do Shire.

Un progetto che sembra essere ancora in produzione e per cui l’Associazione non-profit ceca Rosenthal sta cercando fondi sulla nota piattaforma di crowdfunding Kickstarter, è Horn of Gondor, che si concentrerà sull’eroe Borondir e sulla prima richiesta di soccorso da parte di Gondor contro le invasioni di Esterlings, con il salvataggio finale da parte di Eorl, primo Re dei Rohirrim, che porrà le basi per la costruzione del regno di Rohan, poi storico alleato di Gondor durante la Guerra dell’Anello. A quanto sembra dalle dichiarazioni dell’Associazione, l’intento non sarebbe solo quello di presentare il lavoro concentrandosi esclusivamente sull’aspetto visivo, ma anche su quello linguistico e delle atmosfere che possano essere il più fedeli possibili alle descrizioni e alla poetica tolkieniana.

Dopo l’uscita del film Tolkien a opera del regista finlandese Dome Karukoski, è interessante recuperare anche il video su YouTube Tolkien’s Road, che ripercorre in 35 minuti la biografia dell’autore britannico. Il video è stato realizzato dal giovane regista di Los Angeles Nye Green, nel 2014, che ha dimostrato una profonda conoscenza delle opere, del pensiero e della saggistica tolkieniana.

Per i veri appassionati, vi è anche una versione animata dell’opera minore Mr. Bliss, una gradevole fiaba raccontata da Tolkien ai suoi figli e che venne pubblicata postuma. L’artista dietro il cortometraggio (33 minuti) è il russo Gennadij Tiscenko, sostenuto dalla Tolkien Texts Translation, un’associazione fondata nel 1998, con lo scopo di divulgare le opere di Tolkien in lingua russa. A questo link, trovate il trailer dell’opera.

Per tutti gli appassionati tolkieniani, non c’è nulla di meglio per vedere la trasposizione (seppure ufficiosa) delle creazioni letterarie di J.R.R. Tolkien, ma anche un modo per supportare giovani artisti o volontari che cercano di arricchire la serie di opere ispirate da e a Tolkien, e che Peter Jackson, con le sue due trilogie, ha contribuito a far conoscere maggiormente.

Antonino Mangano

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