Il Fellini Museum è realtà, grande festa a Rimini per l’inaugurazione

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Immagini volanti, proiezioni e suggestioni per lo spettacolo di apertura del Fellini Museum

Oggi è un grande giorno nel ricordo del regista italiano più acclamato: Federico Fellini. Questa sera, 19 agosto, a Rimini, a partire dalle ore 20,30, verrà inaugurato il Fellini Museum, il polo museale diffuso di nuovissima concezione e il più grande progetto museale dedicato al genio di Fellini, punto centrale del nuovo polo culturale della città. 

Le visite guidate dal 20 al 22 agosto già ‘sold out’     

Da venerdì 20 a domenica 22 agosto il pubblico potrà scoprire il Fellini Museum grazie ad un calendario di visite guidate gratuite a Castel Sismondo e al Palazzo del Fulgor, dalle 10 del mattino sino a mezzanotte. Le visite, della durata di 45 minuti, disponibili su prenotazione on line (attraverso il sito fellinimuseum.it) sono già sold out. Si ricorda che si è prenotato per poter accedere dovrà essere munito di una delle certificazioni verdi Covid-19 (green pass) che saranno verificate all’ingresso. Per informazioni museofellini@comune.rimini.it.

Per lo spettacolo di apertura dell’evento, che arricchirà di immagini e suggestioni la serata, sono stati chiamati Monica Maimone e Valerio Festi, fondatori di Festi Group, una realtà culturale che da anni unisce la ricerca drammaturgica alle più innovative strumentazioni tecnologiche per offrire al pubblico emozioni ed eventi sempre unici.

A partire da giovedì 19 agosto, fino a domenica 22, al calar del sole, con due repliche a distanza di un’ora, per chi si ritroverà in piazza Malatestiana, tra Castel Sismondo e il Teatro Galli sarà possibile assistere allo spettacolo   

IL MAESTRO CHE CAMMINAVA SU PEZZI DI CIELO  

Non ci illudiamo, nel breve fremito di uno spettacolo, di poter rispondere alla domanda: Chi era Federico Fellini? Sicuramente si tratta di un visionario, un genio, uno dei più grandi registi del Novecento, creatore di immagini e respiri iconici nella descrizione di un’Italia della sua epoca. Noi lo racconteremo da un solo punto di vista: le costanti delle sue emozioni nei film, diversi tra loro, ma tutti tesi ad indagare sulla sua anima, sulla sua psiche, sul suo tormento di creatore nato in un secolo complesso e in un luogo onirico di suo – Rimini: luogo di contraddizioni e specchio in continuo mutamento rapido di un Paese in mutamento lento.  Monica Maimone  

Lo spettacolo realizzato per Fellini Museum sarà un racconto per immagini volanti, proiezioni, acqua che si fa materia riflettente, e una narrazione – con la drammaturgia di Marco Maria Pernich, che attinge anche a Tonino Guerra – affidata alla voce registrata di Andrea Chiodi, regista teatrale allievo di Piera degli Esposti.  

La performance sarà focalizzata su tre elementi del Fellini uomo e regista: l’innocenza, (La Strada e La Dolce Vita); il profumo del peccato, (Roma e la Città delle Donne); il dolore redento dalla Bellezza, (8 e mezzo, Amarcord, La voce dalla Luna).  La performance coinvolgerà danzatori aerei, video proiezioni sulla facciata della torre, macchine sceniche volanti e un grande schermo d’acqua a supporto della narrazione dell’intero spettacolo. 

Festi Group, organismo collettivo animato dalle singolarità più accese, è l’opera compiuta e in continua trasformazione di due vocazioni, quella di Valerio Festi e di Monica Maimone.
Un progetto artistico che crea e porta in tutto il mondo spettacoli ed installazioni unici, e che ha inventato e poi trasformato la pratica della festa pubblica e della scena teatrale a cielo aperto, ispirandosi al genio rinascimentale e alla meraviglia barocca, al servizio di un’idea originale ed efficace di comunicazione e celebrazione.   

Valerio Festi ha maturato la sua passione per il teatro a cielo aperto nelle biblioteche dove si conservano le memorie delle feste rinascimentali e delle macchinerie teatrali barocche. Nel 1977 si è laureato a Bologna con una tesi sulle feste delle città, e lo spazio della festa diventa la cornice delle sue sperimentazioni e il terreno di una quotidiana pratica di spettacolo.

Nella formazione di Monica Maimone il modello è la Volksbühne di Erwin Piscator: l’idea di un teatro che insegna, prepara all’azione e al cambiamento. Alla fine degli anni Sessanta crea il gruppo teatrale “Nuova Scena” insieme a Dario Fo e Franca Rame. Lavora al Salone Pier Lombardo di Milano, di cui diventa direttrice nel 1977, a fianco di Franco Parenti e di Andrèe Ruth Shammah.  

Tra le sue opere originali, la Trilogia sugli Angeli. Realizza il segmento Dal Rinascimento al Barocco della Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali a Torino, la Cerimonia di apertura dei 13th FINA World Championships a Roma e lo spettacolo per l’apertura della 49^ Edizione dei Campionati mondiali di sci nordico a Trento. È Presidente della “Fondazione Ipazia-Arte per l’ambiente”, che produce lo spettacolo Deluge. Fondatrice e direttore artistico di “Mymoon”, non ha mai smesso di credere nell’utopia di un teatro vivo e popolare. 

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