Quella del Birrificio Messina è una storia divenuta punto di riferimento per tutti quei lavoratori che hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona. Gente che ha investito anima e corpo per salvare la propria azienda e il proprio posto di lavoro.
Una storia di coraggio e successo
Una storia, quella del Birrificio, che nasce nel 2016, quando 15 ex dipendenti della multinazionale produttrice della Birra Messina, hanno deciso di riunirsi in cooperativa e dare vita ad una delle più belle e solide realtà imprenditoriali messinesi.

Ora si guarda al futuro
Dopo i sacrifici iniziali, adesso per i soci è arrivato il tempo di guardare al futuro con maggiore fiducia. Grazie al buon riscontro di mercato ottenuto negli anni trascorsi, oggi il Birrificio Messina può iniziare a pensare alle prime assunzioni. Si tratta per lo più dei figli dei soci. Un modo, anche questo, per garantire continuità alla storia della cooperativa. Lo scorso 10 febbraio il TgRegione della Sicilia ha trasmesso il servizio di Eleonora Mastromarino che ha visitato lo stabilimento di Larderia intervistando alcuni dei vecchi soci e alcuni dei nuovi assunti.
“Vedere in faccia mio padre che ha fatto molti sacrifici per fare tutto questo mi spinge a fare bene il mio lavoro, per ripagarlo di quello che ha fatto“. Così parla il neo assunto Antonio Cannaò, figlio di uno dei 15 soci che si si occupa del controllo qualità nel birrificio.
“Quello che abbiamo guadagnato in questi anni lo abbiamo investito comprando tutto quello che c’era da comprare. – spiega invece Mimmo Sorrenti, presidente della Cooperativa – Adesso sono proprietà nostre. Solo quest’anno abbiamo aumentato di 300 euro il nostro stipendio, fino all’anno scorso ne guadagnavamo mille.”
Di seguito il servizio integrale di Eleonora Mastromarino andato in onda su TgR