I carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno arrestato un 35enne messinese, C. G., ritenuto responsabile del reato di tentata estorsione aggravata.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata dal rappresentate di una delle ditte appaltatrici che svolgono i lavori per conto della società committente, il cui progetto prevede la posa in opera della fibra ottica in tutto il territorio nazionale, con finanziamenti in parte pubblici e in parte privati.
L’arrestato con minacce e violenze avrebbe approcciato gli operai delle ditte impegnate nei lavori di scavo per la posa dei cablaggi in fibra ottica nel territorio del capoluogo peloritano – lavori che ammontano ad un valore stimato in oltre 27 milioni di euro – e ha imposto imposto loro l’interruzione dei lavori «per la loro incolumità» affermando che con quei lavori ci dovevano «campare anche loro». In una circostanza avrebbe anche schiaffeggiato uno degli operai.
Inoltre, anche nei giorni successivi alla ricezione della prima denuncia, altre ditte sono state vittima di analoghi atti intimidatori. In totale è stato accertato che 5 ditte, per un totale di 7 cantieri avviati, avevano subito le stesse minacce e si sono trovate costrette ad interrompere i lavori, temendo per l’incolumità degli operai.
Alla luce dell’operazione, l’Arma lancia un appello: «Si auspica che altri imprenditori possano con celerità rivolgersi alla magistratura inquirente e ai carabinieri in modo da poter mettere fine al fenomeno, purtroppo ancora presente, delle estorsioni sul territorio. Le stesse ditte, denunciando, hanno permesso il raggiungimento del brillante risultato, frutto di un certosino lavoro di squadra, e che ha saputo ridare la libertà a loro stessi e garantire legalità».