Brunello Cucinelli scende in campo per rendere il sistema moda più sostenibile. Il brand dell’omonimo designer italiano è da sempre sinonimo di eleganza e stile in tutto il mondo, e adesso si appresta a diventare anche un paladino dell’ambiente.
Tutti parlano di rendere la filiera ecosostenibile, cambiare i processi di produzione, rendere il pubblico più consapevole di cosa indossa, e la sua provenienza, ma è necessario operare su più fronti, ed entra in scena la Prince Trust.
IL MADE IN ITALY PER L’AMBIENTE
Non si rischia di perdere la testa nell’affermare che il Principe Carlo è uno dei principali campioni dell’ambiente. Il suo impegno per la salvaguardia della Terra viene da molto lontano, e grazie alla sua fondazione, la Prince Trust appunto, ha portato avanti numerose iniziative, tra le quali The sustainable market initiative, progetto che mira a voler creare filiere di produzioni sostenibili all’interno del settore moda.
Da qualche anno, la Prince Trust ha affidato la guida della Fashion Task Force a Federico Marchetti, ex CEO si Yoox/Net-a-Porter, e adesso la task force e Cucinelli uniscono le forze per l’Himalayan Regenerative Fashion Living Lab: il progetto punta a ripristinare la naturale armonia tra l’ambiente e le piccole comunità di alcune zone dell’Himalaya, e a catena creare una filiera sostenibile per la moda. Si comincerà dal recupero e dal tramandare abilità artigianali e tessili del cashmere, del cotone e della seta, in questo modo si punterà a creare, e dove esistenti migliorare, le economie himalaiane.
La collaborazione tra la Fashion Task Force e Cucinelli è stata annunciata lo scorso 9 Maggio a Buckingam Palace, e il designer italiano si è detto onorato di poter partecipare ad un’iniziativa tanto nobile, ringraziando Federico Marchetti e il Principe di Galles per l’occasione. “Federico ha saputo concepire la bellissima, affascinante idea di mettere insieme alcuni brand della moda mondiale per provare a migliorare il nostro pianeta”.
E riguardo al progetto, ha dichiarato:” È con sincero entusiasmo che abbiamo accettato di partecipare ad un progetto di altis-sima umanità, affinché diverse popolazioni possano continuare a vivere nei luoghi della loro antica vita in armonia con la natura. Come da noi, sono convinto che paesaggio, economia, artigianato e tradizioni siano parte di un tutto, che il progetto della Himalayan Regenerative Fashion Living Lab concepisce genialmente come un tutto olistico”.