«Qui, oggi, si celebra il fatto che la tutela dell’ambiente è possibile, perché ci sono le competenze, le risorse e tutto l’appoggio della Repubblica Italiana».
Si è tenuto nel palazzo comunale di San Filippo del Mela l’incontro il cui ospite d’onore è stato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Al tavolo dei relatori si trovavano anche il sindaco di San Filippo del Mela, la senatrice del Movimento Cinque Stelle Barbara Floridia, il Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi e il Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà.
Tra le presenze si sono contati anche molti attivisti che negli anni hanno dimostrato la loro presenza nella Valle del Mela, tra cui si annovera Don Giuseppe Trifirò, che ha sostenuto l’impegno per i progetti di bonifica delle aree interessate da discariche abusive.
È stata interessante la presentazione da parte dell’Arma dei Carabinieri circa le attività svolte nel corso degli anni a favore dell’ambiente e su tutto il territorio italiano, in ottemperanza alle ingiunzioni dell’Unione Europea, che aveva già sanzionato l’Italia per infrazioni in ambito ambientale. Nel corso degli anni, grazie alla collaborazione sinergica tra le istituzioni, le spese da sostenere per far fronte alle sanzioni europee sono state ridotte da 40 milioni a 8 milioni di euro, e si continuerà a lavorare alacremente per estinguere totalmente qualsiasi altra sanzione per punire la presenza di discariche abusive sul suolo nazionale.
Il Ministro ha iniziato il suo intervento affermando che «Tutti i Sindaci della Valle del Mela mi hanno scritto. Ricevo quotidianamente numerose mail a cui non è sempre facile fornire una risposta immediata», sottolineando il fatto che «La mia presenza qui è già una risposta, non retorica, con cui mi impegno a trovare una soluzione ai problemi che interessano non solo, ma anche, la Valle del Mela».
L’impegno dimostrato dal Ministro si è connotato per la sua sincerità quando il Costa ha dichiarato: «Non possiamo aspettare morti. Non possiamo aspettare malattie. Dobbiamo agire prima»
Sia il Ministro che la Senatrice Floridia hanno sottolineato l’iter che ogni legge deve attraversare prima della loro approvazione in Parlamento, ma non per questo i temi di interesse collettivo e di importanza focale per le sorti del Paese non sono presi in considerazione.
«Ho già approvato – non proposto, ma approvato – cinque progetti», ha sottolineato con decisione il Ministro, «Sono stati stanziati 25 milioni di euro per progetti di bonifica in Sicilia, ma non possono avviarsi i lavori senza una presa di posizione in tal senso della Regione».
Oggi si terrà infatti un incontro tra il Ministro e il Presidente della Giunta Regionale Nello Musumeci su cui il Ministro ha dichiarato: «Nonostante l’appartenenza politica che non ci accomuna, sono in ottimi rapporti con Nello Musumeci, perché quando si presentano questi problemi l’interesse principale è rivolto alla salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini e non al mero interesse elettorale».
Quattro milioni di euro per favorire iniziative che possano contrastare l’inquinamento da traffico urbano nelle città di Palermo, Catania, Messina e Siracusa. E’ quanto prevede l’Accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria in Sicilia che sarà sottoscritto oggi al PalaRegione di Catania, dal governatore Nello Musumeci e dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Sarà presente anche Toto Cordaro, assessore regionale del Territorio e dell’ambiente, i cui uffici hanno elaborato un programma di mobilità sostenibile “casa-lavoro/scuola” destinato ai dipendenti di tutte le amministrazioni pubbliche dell’Isola e che favorirà l’utilizzo di mezzi elettrici o ibridi.
Il Ministro ha poi rincarato la dose affermando: «Qui, oggi, si celebra il fatto che la tutela dell’ambiente è possibile, perché ci sono le competenze, le risorse e tutto l’appoggio della Repubblica Italiana».
Secondo le parole del Ministro Costa, tutti gli strumenti sono stati approntati affinché i lavori di bonifica di aree a forte impatto anti-ecologico siano avviati, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e prevenire l’insorgere di patologie legate alle discariche abusive e alle loro esalazioni.
Raccogliere il guanto della sfida spetterà alla Sicilia, che dovrà approntare a sua volta una serie di iniziative amministrative per poter accedere ai fondi stanziati dal Ministero e attuare i progetti per migliorare gli standard di rispetto ambientale – e di salute e benessere dei cittadini – in Sicilia.