Una festa per abbattere paure e stereotipi contemporanei, in cui l’arte ha fatto da ponte tra culture, diventando strumento di integrazione, relazione, tra migranti e comunità locale.
Sabato 26 ottobre, presso la Villa Ragno di Santa Teresa di Riva, cittadini del Venezuela, Marocco, Tunisia, Russia ,Ucraina , Albania , Cuba , Romania , Nigeria ,Camerun, Costa d’Avorio e, ovviamente Italia si sono incontrati in una serata ricca di emozioni, sapori musica e tanta, tantissima umanità.
La “Festa Clandestina”, organizzata dall’ Associazione Penelope e dal centro Help Center di Santa Teresa di Riva ha visto la partecipazione di un pubblico entusiasta e variegato.
Una festa per abbattere paure e stereotipi contemporanei, in cui l’arte ha fatto da ponte tra culture , diventando strumento di integrazione, relazione, tra migranti e comunità locale. Un evento che è riuscito a coinvolgere anche le istituzioni locali, con la presenza del sindaco di Santa Teresa di Riva Danilo Lo Giudice e l’assessore ai servizi sociali del comune Annalisa Miano. A fare gli onori di casa sono stati il presidente dell’Associazione Penelope Giuseppe Bucalo e la coordinatrice dell’Help Center “Felicia Impastato” Antonella Casablanca.
“Le regole non esistono, esistono solo le eccezioni” , è la frase che campeggia sulla home page del sito dell’Associazione Penelope. E, riprendendo il testo della canzone di Jovanotti , possiamo ancora affermare che sabato 26 ottobre, Villa Ragno è stata davvero l’ombelico del mondo, col suo intreccio di facce nuove, di una bellezza un po’ disarmante, alla sorgente del respirare”. Ed è stata proprio una bella boccata di ossigeno, quella respirata sabato scorso alla Festa Clandestina dell’Help Center. Ennesima prova di come la realtà riesca a superare la politica.