Non consegnavano buste e pacchi per ottenere premi, sospesi 4 dipendenti di Poste

Read Time56 Second

Non consegnavano buste e pacchi per ottenere premi e guadagni per il veloce smaltimento della corrispondenza. Per questo quattro dipendenti delle poste italiane sono stati sospesi da qualsiasi attività nei pubblici uffici a Messina.

Sono accusati di truffa ed interruzione di pubblico servizio. I dipendenti – secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia – lavoravano nel centro postale primario di distribuzione di via Olimpia a Messina.

Gli inquirenti della squadra mobile hanno tenuto sotto controllo per circa un anno quanto accadeva nell’ ufficio.

I quattro avrebbero sequestrato la corrispondenza in parte destinata al macero ed in parte da restituire a mittente , nonostante i rispettivi destinatari risultassero facilmente rintracciabili grazie all’ indirizzo sui pacchi e nelle buste.

E’ risultato che gli indagati turbavano la regolarità del servizio pubblico cui erano preposti e omettevano volontariamente il recapito di plichi postali ai destinatari. I dipendenti delle poste avrebbero giustificato questa omissione compilando un modello, dove scrivevano che il destinatario non era rintracciabile e irreperibile.In questo modo è stata “smaltita più velocemente” la corrispondenza e questo permetteva loro di guadagnare di più perché ottenevano premi economici di produzione e di incentivazione operativa

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Next Post

Istat: tra 2014 e 2016 il reddito medio disponibile pro capite in provincia di Messina registra un + 7,9%

Mer Mag 29 , 2019
  Dopo la flessione registrata nel periodo 2012-14, il reddito medio disponibile pro capite è tornato a salire, in modo significativo e diffuso dal punto di vista territoriale, segnando, a livello nazionale, un +3,6% tra il 2014 e il 2016 (circa 600 euro in più per residente, in valori correnti).  […]

Non perderti anche