Non consegnavano buste e pacchi per ottenere premi e guadagni per il veloce smaltimento della corrispondenza. Per questo quattro dipendenti delle poste italiane sono stati sospesi da qualsiasi attività nei pubblici uffici a Messina.
Sono accusati di truffa ed interruzione di pubblico servizio. I dipendenti – secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia – lavoravano nel centro postale primario di distribuzione di via Olimpia a Messina.
Gli inquirenti della squadra mobile hanno tenuto sotto controllo per circa un anno quanto accadeva nell’ ufficio.
I quattro avrebbero sequestrato la corrispondenza in parte destinata al macero ed in parte da restituire a mittente , nonostante i rispettivi destinatari risultassero facilmente rintracciabili grazie all’ indirizzo sui pacchi e nelle buste.
E’ risultato che gli indagati turbavano la regolarità del servizio pubblico cui erano preposti e omettevano volontariamente il recapito di plichi postali ai destinatari. I dipendenti delle poste avrebbero giustificato questa omissione compilando un modello, dove scrivevano che il destinatario non era rintracciabile e irreperibile.In questo modo è stata “smaltita più velocemente” la corrispondenza e questo permetteva loro di guadagnare di più perché ottenevano premi economici di produzione e di incentivazione operativa