
L’International Childhood Cancer Day si celebra ogni anno il 15 febbraio su scelta dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’intento è quello di informare sulle problematiche dei bambini e degli adolescenti con tumore, della popolazione dei lungo sopravviventi e delle loro famiglie.
Per l’occasione, in tutto il mondo, le famiglie colpite da questo dramma, riunite spesso in associazioni e anche nel network globale Childhood Cancer International – CCI, danno vita a iniziative di carattere scientifico e anche di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica, nonché di sostegno ai bambini e agli adolescenti e ai loro familiari. In molti paesi, per esempio, secondo quanto stimato dall’OMS, il basso reddito non consente di accedere alle cure e nel 65.6% delle nazioni non viene offerto un supporto palliativo, non c’è quindi attenzione per il dolore di chi vive la malattia.
#nomorepain e #ICCD2019 sono gli hashtag con cui condividere questa preoccupazione sui social. Per questa XVIII Giornata mondiale contro il cancro infantile si vuole infatti puntare l’attenzione proprio sull’aspetto della sofferenza.
I numeri dal Ministero della Salute
A livello mondiale, ogni anno vengono diagnosticati circa 300 mila nuovi casi di cancro nei bambini e negli adolescenti. Seppure sia considerata una malattia curabile, rimane ancora la principale causa di morte nei pazienti pediatrici, dopo le malattie infettive. Ogni tre minuti, secondo quanto si apprende dalle notizie riportate dal Ministero della Salute, nel mondo un bambino muore di cancro. In particolare, nell’80% dei casi, si muore perché si vive in un Paese a basso reddito, nel quale diventa difficile avere la diagnosi corretta e di conseguenza la cura necessaria. La diagnosi tempestiva potrebbe salvare più di 100.000 malati all’anno.
In Italia
Ogni anno, secondo le stime, in Italia, si ammalano di tumore o leucemia circa 1400 bambini e 800 adolescenti e sono circa 44.000 persone che hanno avuto un tumore da bambini; la loro età media è attualmente attorno ai 30 anni.
Grazie ai progressi scientifici degli ultimi decenni, l’80% guarisce, mentre per il 20% rimanente non sono ancora state individuate le terapie più efficaci. In particolare, i livelli di cura risultano eccellenti per le leucemie e i linfomi, ma rimangono bassi per i tumori cerebrali, i neuroblastomi e gli osteosarcomi.
Le iniziative
In occasione di questa giornata, in Italia, i genitori riuniti nella Federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica, riaffermano il loro impegno con alcune iniziative:
- 15 febbraio: “Diamo radici alla speranza, piantiamo un melograno” è l’iniziativa che avrà luogo in molte città italiane a cura delle associazioni federate FIAGOP che pianteranno degli alberelli di melograno, presso ospedali e case d’accoglienza, giardini e spazi verdi concessi dai Comuni e dai privati che vorranno sostenere l’iniziativa.
- sabato 16 febbraio: convegno nazionale
A Genova, nella sala convegni dell’Acquario, ponte Spinola, si terrà il convegno nazionale “UNITI PER GUARIRE. Ricerca, Cura, Futuro: parole chiave in oncoematologia pediatrica” promosso da FIAGOP in collaborazione con AIEOP – Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica, e ABEO Liguria Onlus, col patrocinio del ministero della Salute, della regione Liguria e del Comune di Genova.
Il programma del convegno è consultabile al seguente link: