La Fase 2 arriva anche a Messina, dove il Sindaco della Città Metropolitana Cateno De Luca ha recepito già dal 25 aprile tutte le indicazioni pervenute dalla Regione Sicilia e dal Governo. Vediamo cosa prevede la nuova ordinanza del 3 maggio per la città di Messina
Messina, con l’inizio della Fase 2, si apre all’attività sportiva, ma solo di tipo individuale (corsa, ciclismo, pesca sportiva, nuoto o equitazione). Non manca l’attenzione per le categorie sensibili della società, che potranno essere accompagnati da familiari o tutori per “passeggiate terapeutiche” (virgolettate anche nel documento dell’ordinanza).
L’attenzione per il contenimento di una possibile nuova esplosione dei contagi rimane infatti alta, dato che nella nuova ordinanza del 3 maggio si continua a fare riferimento agli obblighi di spostamento solo nei casi di estrema necessità.
Una lieve apertura è stata fatta circa la possibilità di raggiungere i propri familiari, rimarcando l’importanza del distanziamento sociale.
Sono interdette le manifestazioni pubbliche, facendo un’eccezione – ma sempre condizionata – dei luoghi di culto. In queste strutture sarà possibile officiare le funzioni religiose, solo se saranno adottate tutte le misure preventive a mantenere il distanziamento sociale.
La stretta permane sulle attività commerciali al dettaglio, fatte salve quelle che vendono beni di prima necessità per l’igiene e la salute, l’approvvigionamento di cibo, commercio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, ferramenta.
Per tutti gli esercizi commerciali aperti dovranno essere fatte valere tutte le regole di sicurezza sviluppate in cinque punti della lettera U dell’ordinanza sindacale: obbligo di DPI (mascherine e guanti) per i dipendenti e i clienti, installazione di un distributore di soluzione disinfettante all’ingresso dei locali, dilazione degli ingressi nei locali e distanziamento sociale.
Dove possibile, continueranno a essere incentivate le pratiche di smart-working e, dove la necessaria presenza fisica sui luoghi di lavoro è obbligatoria, si prescrivono alti standard di sicurezza e igiene.
Via libera per ville e parchi comunali e cerimonie funebri con un massimo di quindici partecipanti. Nonostante ciò, i cimiteri rimarranno chiusi fino a nuove disposizioni.
La lettera dell’Ordinanza del 22 marzo 2020 del Ministro della Salute rimarrà in vigore per i mezzi di trasporto pubblici.
Per quanto riguarda i commercianti, le infrazioni all’ordinanza sindacale prevedranno una sanzione tra i 400 e i 3.000 euro oltre alla sospensione dell’attività.
Messina entra di fatto nella Fase 2 dell’Emergenza Coronavirus, cercando quindi uno spiraglio di normalità “concessa” dalle nuove disposizioni ministeriali, sperando che tutte le dinamiche di contenimento accelerino il ritorno a una normalità tuttora negata, e che costringe molte persone a ricorrere e sperare in sistemi di assistenzialismo per evitare il collasso del già debole tessuto economico messinese e della sua provincia.