
Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sarà in Sicilia domani, 23 aprile, a Milazzo. Un luogo scelto perché simbolo di numerose criticità ma anche di diverse azioni politiche promosse in campo ambientale dai portavoce regionali e nazionali del Movimento 5 Stelle e seguite dal ministero dell’Ambiente.
“Sono felice ed orgogliosa – ha commentato su Facebook la Senatrice del Movimento Barbara Floridia – . E posso dire a gran voce che, sin da quando siamo stati eletti, abbiamo lottato per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Felice perché il Ministro Costa ha da subito manifestato attenzione e interesse per la nostra Valle del Mela, territorio martoriato nel quale muore troppa gente e la bellezza della natura è stata compromessa. Orgogliosa perché sin dalle lotte fatte quando si era solo opposizione, al recente blocco dell’inceneritore, alla mia interrogazione svolta in Senato sulla Raffineria… non abbiamo mai smesso di lottare per l’ambiente e la salute dei cittadini e abbiamo raggiunto importanti risultati”.
Nello specifico, infatti, a Milazzo il ministero ha ripreso l’iter dell’Area marina protetta “Capo Milazzo”, con l’emanazione dei decreti attuativi e del regolamento che segnerà la concreta istituzione del sito naturalistico. Nel comprensorio milazzese, grazie anche alle battaglie del sottosegretario Alessio Villarosa, è stato definitivamente bloccato il progetto dell’inceneritore della Valle del Mela, che avrebbe ulteriormente compromesso un territorio già devastato dall’inquinamento. Ancora, il ministero dell’Ambiente si è costituito parte civile in uno dei procedimenti che vede la Raffineria di Milazzo davanti ai giudici per reati ambientali.
Su questi temi verterà l’incontro al quale parteciperà il ministro Costa e che si svolgerà nel Castello di Milazzo, alle 15. Saranno inoltre presentati il disegno di legge SalvaMare, approvato dal Consiglio dei Ministri, che consente ai pescatori di raccogliere la plastica in mare per conferirla nei porti e la campagna nazionale e regionale “plastic-free” per ridurre l’uso della plastica nei luoghi pubblici. Iniziative messe in risalto da una spettacolare scenografia nella sala dell’incontro: lo scheletro di un capodoglio lungo 15 metri, morto impigliato nelle reti illegali dei pescatori dopo aver ingerito chili di plastica.