Il Governo lavora a riapertura su due ipotesi: ripartenza unitaria per tutte le attività produttive il 4 maggio o l’anticipo per poche selezionate categorie merceologiche, come edilizia e manifatturiero, già dalla prossima settimana
Non è ancora terminato il lavoro sul nuovo Dpcm, il decreto del presidente del Consiglio, che dovrebbe contenere le norme dettagliate per l’allentamento del lockdown e la graduale ripresa delle attività produttive e dei servizi nel mese di maggio.
Il Governo deve decidere quale strada intraprendere, fra le due suggerite nella bozza di piano elaborata dalla task force presieduta da Vittorio Colao: la ripartenza unitaria per tutte le attività produttive il 4 maggio o l’anticipo per poche selezionate categorie merceologiche già da domani, lunedì 27: edilizia, manifatturiero, commercio. Oppure modulare ulteriormente le decisioni attraverso altri strumenti da concordare con le Regioni e gli amministratori locali delle città più grandi e delle zone maggiormente toccate dal contagio. Non risulta ancora convocata la cabina di regia (che potrebbe riunirsi in serata o più probabilmente domani) presieduta dal capo del Governo, con governatori regionali, rappresentanti dei Comuni e delle aree metropolitane e con i ministri della Sanità Roberto Speranza e degli Affari regionali Francesco Boccia.
Palazzo Chigi per ora lavora con il Comitato tecnico-scientifico, poi dopo il confronto con le Regioni ci sarà la fase della redazione materiale del Dpcm. “Molto probabile”, secondo le fonti di Governo, che si arrivi a lunedì per il varo del Dpcm e la consueta conferenza stampa di Conte per aggiornare la popolazione. Sul fronte dei provvedimenti economici, lunedì è convocata una nuova riunione con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, quello dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, e i capigruppo della maggioranza parlamentare. La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, intanto, è tornata a garantire l’ impegno del Governo a sostegno dei lavoratori e delle famiglie: con il decreto aprile, ha spiegato, “tuteleremo anche altre categorie come colf e badanti e introdurremo il Reddito di emergenza per dare un aiuto concreto a tutti i cittadini più in difficoltà“.