Sicilia, ripartono i lavori per il raddoppio ferroviario Cefalù Castelbuono “un’opera dimenticata per cinque anni”

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Ripartono, dopo alcuni anni di fermo, i lavori per il raddoppio ferroviario della tratta Cefalù Ogliastrillo-Castelbuono, sulla linea Messina-Palermo. Un risultato ottenuto grazie alla trattativa intrapresa dal Governo Musumeci con Rete ferroviaria italiana e l’impresa Toto costruzioni. L’accordo raggiunto nelle scorse settimane a Roma sblocca una commessa da oltre 450 milioni di euro. Un’infrastruttura viaria di fondamentale importanza che darà vita a un collegamento veloce fra Cefalù, meta turistica di primo piano dell’Isola e l’aeroporto di Palermo. La nuova linea va infatti a connettersi a Termini Imerese e al Nodo passante Notarbartolo-Punta Raisi, già riattivato dal Governo regionale.

Proprio stamane si è tenuta una cerimonia – con la benedizione del vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante – al cantiere per la realizzazione della Finestra di Sant’Ambrogio. Presenti, oltre agli assessori regionali alle Infrastrutture Marco Falcone e al Territorio Toto Cordaro, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, l’amministratore delegato e direttore generale di Rete ferroviaria italiana Maurizio Gentile, il presidente e amministratore delegato della Toto costruzioni, Alfonso Toto, oltre ad alcuni deputati regionali.

«Il riavvio di questi lavori – ha spiegato l’assessore Falcone – è la conferma di come la Sicilia abbia invertito la tendenza nell’ambito delle opere pubbliche. Non è stata una trattativa facile, ma siamo riusciti a recuperare un’opera che era stata colpevolmente dimenticata per cinque anni. Una ripartenza che si aggiunge alla riattivazione della tratta Caltagirone-Catania e all’inizio delle opere per la stazioni di Capaci e di Fontanarossa. Insieme al presidente Musumeci continuiamo la “cura del ferro” per la Sicilia , perché convinti che l’infrastrutturazione ferroviaria sia strategica per guardare al futuro con prospettiva e prestigio».

La Finestra, lunga circa 750 metri, servirà sia per aprire due fronti di scavo della galleria Sant’Ambrogio, lunga 4,15 chilometri, sia per garantire in fase di esercizio un’uscita di sicurezza dalla galleria ferroviaria. La galleria è parte integrante degli interventi per il nuovo tracciato, circa 13 chilometri, che è interamente in variante rispetto alla linea storica e prevede la realizzazione di altre due gallerie: Cefalù (6,87 chilometri) e Malpertugio (180 metri).

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