
Alle ore 20.30 e 22.30, all’Auditorium Fasola di Messina (Multisala Apollo), verrà presentato “TuttoAPPosto” il film che vede il debutto cinematografico del comico palermitano Roberto Lipari.
Dell’opera, Lipari è anche sceneggiatore assieme a Ignazio Rosato, Paolo Pintacuda, Roberto Anelli e Gianni Costantino, che firma la regia.
Alla proiezione di Messina, oltre a Lipari, saranno presenti anche gli attori messinesi Ninni Bruschetta e Maurizio Marchetti che insieme a Luca Zingaretti, Maurizio Bologna, Angelo Tosto. E ancora Gino Astorina, Rossella Leone, Barbara Gallo, Monica Guerritore, Paolo Sassanelli, Silvana Fallisi e Sergio Friscia fanno parte del cast di “TuttAPPosto”.
“L’idea – si legge nelle note di regia – nasce dalla volontà di raccontare, con il linguaggio della commedia, le storture del mondo accademico aprendo ad una riflessione sul potere e cogliendone le angolazioni ricche di contraddizioni tipiche della nostra società dalle sfumature pirandelliane. Per anni sono stato studente universitario e ho vissuto la frustrazione di chi è incapace di ribellarsi ad un mondo di adulti che, piuttosto che vivere la funzione pubblica come servizio, la vive come centro di potere.
Quando abbiamo cominciato a lavorare a questo film, ci siamo quindi trovati davanti una storia già scritta; nelle nostre esperienze personali, in quella dei nostri amici e nelle pagine dei giornali, che ci hanno raccontato fatti di cronaca. Ci siamo ispirati a questi per creare il gruppo docenti della nostra immaginaria università corrotta (e neanche tanto immaginaria). A volte il procedimento più complesso è stato quello di rendere credibile una realtà che spesso supera la fantasia.
Abbiamo utilizzato la comicità nella funzione che io considero la più alta, quella critica. Perché per me la comicità è prima di tutto motore di riflessione. L’espediente della creazione di un’App ci ha permesso di giocare in chiave comica con quelle forme di potere che da studenti universitari consideravamo inattaccabili. I professori che diventano onesti per paura di un brutto voto nell’applicazione “TuttAPPosto” rende il potere ridicolo e assume un sapore rivoluzionario.
Con gli sceneggiatori, tutti siciliani, Paolo Pintacuda, Ignazio Rosato e Roberto Anelli e con un regista come Gianni Costantino, che ha lavorato tanto con Ficarra & Picone nella Trinacria, abbiamo scelto di ambientare la storia in una cittadina universitaria, per l’appunto, siciliana. In realtà avremmo potuto ambientarla ovunque. Non è infatti il luogo geografico a muovere la storia, ma i luoghi “valoriali” espressi da due generazioni; una rappresentata da me e l’altra dal grande Luca Zingaretti. Le due generazioni si scopriranno, nel bene e nel male, spesso distanti, ma a volte incredibilmente vicine.”