È scattato oggi a Mazzarrà Sant’Andrea e a Tripi, nel Messinese, il maxi Piano di bonifiche delle vecchie discariche dismesse varato dal governo Musumeci. Al Comune di Mazzarrà si sono incontrati i tecnici della Regione, i progettisti scelti dal commissario e i responsabili dell’ente locale. Si tratta del primo di una serie di sopralluoghi per individuare gli interventi e, attraverso le successive progettazioni, quantificare le somme necessarie per mettere in sicurezza e bonificare le vecchie discariche.
I primi lavori interesseranno i siti con elementi di pericolosità maggiore. Prime iniziative, come detto, a Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà e a Tripi in contrada Formaggiara. Martedì invece toccherà a Camporeale in contrada Incarcavecchio (appuntamento alle 9,30 in Comune). Quindi il 16 luglio a Bolognetta in contrada Torretta (alle 9,30 fissato incontro in Comune).
Intanto gli uffici del dipartimento Acque e rifiuti hanno calendarizzato anche altri sopralluoghi. A Noto, in contrada Bombiscuro, l’appuntamento è per il 23 luglio. A Lentini, nel Siracusano, per il sito di contrada Armicci, sopralluogo fissato il 31 luglio. Infine a Vittoria, in contrada Pozzo Bollente, la data stabilita è il 25 luglio.
Prosegue così il lavoro dell’assessorato guidato da Alberto Pierobon per intervenire sulle 511 discariche realizzate decenni fa in Sicilia con normative più vaghe e che poi, una volta esaurite, non sono state mai chiuse formalmente o bonificate. Molte di queste sono state realizzate prima del 2003 quando non c’era una legge che obbligava i Comuni ad accantonare somme per la gestione post-operativa. Gli uffici regionali hanno dunque proceduto a diffidare i Comuni inadempimenti, così come prevedono le procedure di legge, e hanno affidato al Commissario per il dissesto idrogeologico i siti per avviare gli interventi. Il governo Musumeci ha dovuto anche individuare le fonti di finanziamento. La giunta ha indicato tra queste il gettito del tributo speciale per il deposito in discarica ma ha dato mandato agli uffici di avvalersi anche dei fondi comunitari.
L’iter prevede che il commissario intervenga con la progettazione degli interventi in seguito ai sopralluoghi dei Rup, responsabili unici dei procedimenti, e dei progettisti, che avranno il compito di individuare, progettare e quantificare le opere necessarie.
Gli uffici dell’assessore Pierobon nel frattempo hanno sbloccato 65 milioni per i siti di Priolo, in provincia di Siracusa, e Milazzo nel Messinese, e hanno avviato il finanziamento di 14 milioni per le bonifiche dei siti di Campofranco nel Nisseno, Troina in provincia di Enna e Acqua dei Corsari a Palermo.