
Le Fave, ritenute uno dei classici cibi dei poveri grazie al prezzo economico e alla facilità di coltivazione, sono ricche di proteine e fibre vegetali, ma sono povere di gassi. Rappresentano una fonte naturale di molti degli elementi nutritivi necessari per la nostra alimentazione, come vitamine e minerali.
Il termine “fava” si riferisce a una pianta erbacea, il cui nome scientifico è vicia faba o faba vulgaris, appartenente alla famiglia delle leguminose.
La primavera è la stagione durante la quale i baccelli maturano, motivo per cui i mesi di maggio e giugno sono quelli in cui trovare più facilmente le fave fresche.
Le fave, come abbiamo già detto, contengono tantissima acqua, fibre, proteine e pochissimi grassi: per queste caratteristiche sono un cibo ipocalorico e con ottimi benefici per la salute. Inoltre contengono molti minerali e le vitamine, tra cui l’acido ascorbico. Tanti i benefici per la salute, combattono l’anemia, aiutano a contrastare il Morbo di Parkinson e sono un valido alleato per dimagrire.
Le Fave sono un prodotto estremamente versatile, tante le ricette che rendono questo legume protagonista.
Da buona siciliana non potevo che proporvi il “Macco di fave” una delle più antiche e gustose ricette della tradizione contadina le cui origini risalgono all’antica Grecia.
Una crema di fave aromatizzata con del finocchietto selvatico oppure cucinata con l’aggiunta di verdure quali bietole, tenerumi o scarola.
Si può fare sia con le fave fresche che con quelle secche. In questa versione abbiamo preferito quelle secche. Ecco la nostra ricetta del macco di fave.
Ingredienti
500 g di fave decorticate (secche o novelle)
1 cipolla piccola
1 mazzetto di finocchietti selvatici
120 g spaghetti spezzati
qb olio EVO
qb sale
qb pepe
Procedimento
La sera prima mettere ad ammorbidire le fave secche in acqua abbondante. Se usate quelle fresche dovete sgranarle e privarle della propria pellicina.
Soffriggere la cipolla e aggiungere le fave e il finocchietto selvatico. Copritele con abbondante acqua e poco sale e fate cuocere per almeno 2 ore a fuoco basso.
Quando le fave saranno cotte schiacciatele con un cucchiaio di legno, si otterrà in tal modo una sorta di purea densa e cremosa.
Se risulta troppo densa unite altra acqua, portare a bollore ed unire gli spaghetti spezzati. Aggiustare di sale, pepe e un filo d’olio d’oliva.

Per la versione con i crostini vale lo stesso procedimento, basta mettere meno acqua, in modo da creare una crema da gustare con un filo d’olio.
