L’11 febbraio non è solo la data in cui ricorre la Giornata Mondiale del malato. Infatti, come su una linea parallela si celebra anche la Giornata delle donne e delle ragazze nella scienza. Come ricorda l’Ansa, si tratta di una ricorrenza promossa dalle Nazioni Unite e patrocinata dall’Unesco. Quest’anno il tema al centro delle iniziative è investire sulle donne nella scienza per una crescita inclusiva e rispettosa dell’ambiente. Previsti eventi in tutto il mondo per sottolineare come la ricerca al femminile possa dare un fondamentale contributo allo sviluppo dell’ambiente e la partecipazione delle donne nella scienza vada rafforzata e tutelata, per garantire pari opportunità anche nel campo scientifico.
Così tra gli hashtag in tendenza oggi campeggia #WomenInScience, e si fa riferimento al bisogno di abbattere i pregiudizi che ancora caratterizzano la società odierna, per citare alcuni dati: meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo sono donne e solo il 30% delle ragazze sceglie un indirizzo scientifico nell’ambito dell’istruzione superiore.
L’intento dunque è anche quello di incoraggiare una nuova generazione di donne scienziate, affinché possano affrontare le sfide di quest’epoca mettendo a frutto la propria creatività, il proprio coraggio. Ma è anche una giornata che vuole celebrare i modelli a cui ispirarsi. E le due giovani attiviste citate sia da Audrey Azoulay, direttore generale dell’Unesco, sia da Phumzile Mlambo-Ngcuka, direttore esecutivo di Onu Women come validi esempi a cui fare riferimento sono la svedese Greta Thunberg e la sudafricana Kiara Nirghin.