Le ricorrenze: 9 luglio, storia di una grande vittoria

Read Time3 Minute, 2 Second

9 Luglio 2006. Una data che si è incisa a fuoco nella passione Azzurra per la Nazionale Italiana, che in questa storico giorno ha guadagnato il suo quarto titolo Mondiale.

L’esperienza italiana ai Mondiali di Berlino 2006 si è ripercossa persino nella cultura pop, se si considera la partita delle semifinali del 4 luglio, nel match Germania-Italia. L’agone calcistico con la nazionale tedesca si era assestato sullo 0-0, e solo i tempi supplementari hanno visto l’exploit italiano quando, dopo un calcio d’angolo italiano, intercettato da Andrea Pirlo che passò a Fabio Grosso, l’Italia segnò la prima rete al 119’.

Il secondo goal fu segnato un minuto dopo, quando il Capitano Fabio Cannavaro passò a Francesco Totti, che spinse in avanti con un passaggio ad Alberto Gilardino. Quest’ultimo passò ad Alessandro Del Piero che inferse la stoccata finale alla Germania, assestando il risultato sul 2-0.

La vittoria venne salutata da un ormai più che citato grido di esultanza della cronaca di Fabio Caressa: «Andiamo a Berlino, andiamo a Berlino, Beppe [Bergomi]».

Beppe Bergomi e Fabio Caressa

Il climax di entusiasmo italiano culminò proprio il 9 luglio, nell’incontro Italia-Francia, ospitata all’Olympiastadion di Berlino.

Il 7’ aveva fatto sprofondare l’Italia in un primo moto di sconforto, quando, con un goal a cucchiaio di Zinedine Zidane su calcio di rigore il pallone colpì la traversa, terminò dietro la linea di porta prima di uscire. Nonostante le prime contestazioni italiane il match continuò, vedendo il pareggio dell’Italia al 19’ su colpo di testa di Marco Materazzi.

La partita continuava e l’Italia si vide annullare un goal di Luca Toni per fuorigioco.

Il match divenne iconico durante i supplementari, quando Zinedine Zidane venne espulso dall’arbitro Horacio Elizondo, dopo aver colpito intenzionalmente con una testata il petto di Materazzi. Per Zidane, di cui non si può che riconoscere la qualità calcistica, l’ultimo Mondiale si concluse con questa nota non proprio edificante.

I tempi supplementari si chiusero sull’1-1 e le sorti del Mondiale 2006 si giocarono sul filo del rigore.

Gianluigi Buffon per l’Italia e Fabien Barthez per la nazionale d’Oltralpe furono i portieri.

L’Italia schierò:

Andrea Pirlo: Rete

Marco Materazzi: Rete.

Daniele De Rossi: Rete.

Alessandro Del Piero: Rete.

La Francia schierò:

Sylvain Claude Wiltford: Rete.

David Sergio Trezeguet: fallì la seconda rete.

Éric-Silvayn Abidal: Rete.

Willy Sagnol: Rete.

L’Italia conduceva per 4 reti a 3, e tutto si sarebbe deciso con l’ultimo tiro dal dischetto.

Fabio Grosso avanzò, affrontando Barthez, segnò e decretò la vittoria italiana, dopo quelle del 1934, 1938 e 1982.

Il Mondiale del 2006 si chiuse con l’inquadratura dell’esultanza Azzurra accompagnata dall’entusiasmo dei telecronisti: «GOOOAL! GOOOAL! E allora diciamolo tutti insieme, tutti insieme! Quattro volte: siamo Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene»

La fine dei Mondiali 2006 videro assegnare il Pallone d’Oro a Zinedine Zidane, l’argento per Cannavaro e di bronzo per Pirlo, mentre Buffon ottenne il Premio Yashin.

Anche se è stata “solo” una partita di calcio, questa vittoria ha rappresentato un importante simbolo di esultanza e unione nazionale, facendo avvertire come l’Italia può ancora offrire grandi emozioni, non soltanto nei risultati calcistici, ma estendendo l’apprezzamento a tutti gli ambiti.

Ricordarlo potrebbe farci comprendere meglio il valore di ciò che c’è di buono e di qualità nel nostro Paese e quanto sia necessario impegnarsi, combattere per difendere le sue eccellenze e lo spirito di appartenenza a questa grande, sfortunata, maledetta e meravigliosa Nazione.

Antonino Mangano

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Next Post

Scuola: piano pluriennale per il rinnovo degli edifici. Floridia (M5S): "Assicuriamo rapidità negli interventi"

Ven Lug 10 , 2020
Un piano pluriennale per la manutenzione, l’adeguamento e il rinnovo degli edifici scolastici. L’alleggerimento del carico burocratico con una conseguente velocizzazione degli interventi. Sono gli obiettivi individuati dal Protocollo sull’edilizia scolastica siglato il 9 luglio presso il Ministero dell’Istruzione che guarda anche agli interventi necessari per l’adeguamento alle misure di […]

Non perderti anche