Ecogest: oltre 120.000 posti di lavoro in più all’anno dalla manutenzione delle aree verdi

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Esiste un settore imprenditoriale che potrebbe non solo contribuire fortemente a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sulle infrastrutture del Paese ma anche offrire nuove opportunità occupazionali,
salvaguardando peraltro l’integrità del territorio, sempre più compromesso dai fenomeni
naturali cui oggi assistiamo, spesso impotenti. È la vasta area di intervento relativa alle
manutenzioni forestali e del verde, che potrebbe dare lavoro ad oltre 120mila unità
nel corso dell’anno, e non solo su base stagionale.


Un dato sottolineato da Ecogest SpA, la società leader in Italia, e globalmente, per i
servizi di manutenzione delle aree verdi autostradali, unica azienda europea presente,
in collaborazione con Greenway Group, alla recente 4° Conferenza Internazionale
per la Mobilità Sostenibile organizzata dall’International Road Federation
(IRF) a Marrakech, in Marocco.
Un’occasione, per la società italiana, per presentare lo studio elaborato dalla dott.ssa
Miriam Almeda Alarcon in merito all’impatto del cambiamento climatico sulla situazione
metereologica nell’area del Mediterraneo. “L’attuale situazione climatica e le previsioni
future sono sempre più preoccupanti – ha sottolineato la dott.ssa Almeda Alarcon – e il
settore dei trasporti è uno dei più colpiti dai suoi effetti. L’aumento delle
temperature globali è evidente e continua con una tendenza costante all’aumento. Lo
scorso agosto è stata registrata una temperatura di circa 1,21°C superiore alla
temperatura preindustriale. Se la tendenza dovesse continuare potrebbe raggiungere
1,5ºC, limite fissato dall’Accordo di Parigi, per il 2034 circa”.
Il riscaldamento della superficie del Mediterraneo sta portando ad alterazioni dei
processi atmosferici, come l’aumento delle precipitazioni, la maggiore frequenza di venti
estremi, l’aumento delle notti tropicali. Queste alterazioni meteorologiche stanno

causando danni e mettendo sempre più a rischio la manutenzione delle nostre strade,
a partire proprio dalla gestione della vegetazione, sia in ordine alla manutenzione di
quella esistente, con la comparsa di nuove ed invasive specie infestanti, sia per
quanto attiene la necessità di nuove attività di piantumazione dove il privilegiare specie
autoctone e compatibili potrà fare la differenza rispetto al futuro della stessa
infrastruttura.
A Marrakech Ecogest SpA, assieme agli ideatori del software Kassandra, ha posto
all’attenzione della qualificata platea di partecipanti alla Conferenza Internazionale
l’importanza, anche tramite l’utilizzo del software predittivo, di adattare i progetti di
manutenzione, ma anche di nuova realizzazione di infrastrutture, agli effetti del
cambiamento climatico, realizzando così infrastrutture resilienti. Ovviamente, il
problema non riguarda solo le infrastrutture e le autostrade, ma l’intero sistema di
gestione del verde in Italia
Come ha ricordato Valerio Molinari – azionista di riferimento di Ecogest SpA –
“Possiamo dire che la manutenzione, prima straordinaria e poi ordinaria delle aree
forestali demaniali del nostro Paese può serenamente generare tra i 100 e i 120.000
posti di lavoro all’anno per periodi stagionali che non si riducono a soli 3 mesi, ma molto
probabilmente ad almeno 9 o 10 mesi annui; questa tipologia di lavori non richiede
chissà quale formazione professionale, che eventualmente è comunque immaginabile di
potere rendere disponibile ai soggetti interessati, ma solo tanta programmazione e
buona volontà. Ci spiace sottolineare come il PNRR non preveda, ad oggi, alcun
investimento destinato alla manutenzione delle foreste italiane mentre per la parte
delle opere in verde, parchi per bambini e sistemazione di campi sportivi, oltre 240
milioni di euro. Tutto giusto, condivisibile e necessario, ma va ricordato che nei casi di
eventi atmosferici estremi, come le recenti alluvioni, ci accorgiamo di quanto sia vitale
provvedere ad una oculata manutenzione delle foreste e, nel complesso, all’equilibrio
idrogeologico del territorio, interventi spesso molto carenti.”
Prossimo appuntamento per Ecogest sarà la partecipazione, il prossimo 24 e 25 Ottobre
al Global Summit di IBTTA (The International Bridge, Tunnel & Turnpike
Association) in programma a Dublino.

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