
Nike esce da un periodo turbolento: dopo gli scandali per lo sfruttamento dei bambini e la perdita di alcuni personaggi chiave come ambassador ( vedi alla voce Federer), il noto brand di sportswear si muove su nuovi territori. Stando a rumors sempre più crescenti e attendibili, Nike avrebbe registrato presso lo US Patent and Trademark Office la parola “criptokicks”, e da qui il via alle speculazioni è stato facilissimo. Improbabile che sia una nuova collezione, ne tanto meno un nuovo sotto brand di Nike; è più probabile invece che il brand stia creando un suo personale e-store, magari con una propria criptovaluta.
E questo porterebbe enormi vantaggi al brand, il cui obiettivo è da sempre di mantenere il proprio primato mondiale, specialmente per quanto riguarda il settore delle sneakers, e non quello: la creazione di una propria criptovaluta punterebbe da una parte a consolidare la strategia direct-to-consumer di Nike, creando ad un’associazione immediato con lo stesso, e dall’altra parte punta ad incrementare le vendite online, specie via mobile.
E le ultime dichairazione di Andy Campion, CEO di Nike, non fanno che avvalorare questa tesi: “Le vendite online sono cresciute del 41%, spinte dagli ordini via smartphone. Il ritmo di crescita è stato superiore alla media registrata dal settore retail. La domanda da mobile ha generato più della metà degli acquisti del canale e-commerce”.
Che sia una mossa certa o solo speculazioni, quel che è certo è che Nike sta ridefinendo le proprie strategie di mercato, per creare una rapporto sempre più diretto con il proprio pubblico, continuando a garantire un’offerta sempre altissima dei propri prodotti.