Il 23 maggio si celebra la Giornata nazionale della legalità, data dell’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta. Un lenzuolo bianco e un minuto di silenzio nei Comuni per la Giornata della legalità 2020
Il 23 maggio si celebra la Giornata nazionale della legalità, data dell’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta. Vogliamo ripercorre quel tragico evento attraverso il racconto che ne fece il Corriere della Sera pubblicato il giorno dopo in edicola. Ecco il testo:
Corriere della Sera, 24 Maggio 1992
23 Maggio 1992: la mafia uccide Giovanni Falcone
ORRORE, UCCISO FALCONE
Il giudice Giovanni Falcone, 53 anni, e’ stato ucciso dalla mafia in un agguato nel quale sono morti anche tre uomini della scorta. La moglie Francesca Morvillo, magistrato, consigliere di corte d’appello, e’ deceduta in ospedale, poche ore piu’ tardi. Nell’attentato sono rimaste ferite dieci persone, alcune in modo grave. Una strage che fa ripiombare Palermo nel caos. Falcone, che da un anno era diventato direttore generale degli affari penali del ministero della Giustizia, viveva nel mirino dei boss da tredici anni. Era il numero uno nella lista dei condannati a morte.
L’attentato e’ stato commesso poco dopo le 18,30 sull’autostrada Palermo-Trapani, dieci chilometri da Palermo. Falcone era giunto pochi minuti prima da Roma, per trascorrere il fine settimana con la moglie. Una carica di esplosivo – mille chili di tritolo – e’ stata collocata in uno dei sottopassaggi metallici del tratto autostradale che il magistrato stava percorrendo con la moglie (che era andata a prelevarlo in aeroporto), e con la scorta. Sei le vetture coinvolte nell’esplosione innescata da un congegno radiocomandato, con il sistema libanese. La Fiat Croma blindata che Falcone stava guidando, di color bianco, e’ stata sventrata. Un’altra Fiat Croma con tre uomini della scorta e’ stata catapultata a duecento metri in uno spiazzo davanti a un mangimificio. Pure investita nel devastante scoppio una terza Croma con altri uomini di scorta.
Le tre vittime finora accertate sono Vito Schifano, di 27 anni, Rocco Di Cillo e Antonio Montinari. Le altre tre automobili coinvolte nella deflagrazione sono una Opel Corsa e una Fiat Uno verde che viaggiavano nella corsia opposta e una Lancia Thema grigia che si era frapposta nel corteo delle tre Croma e i cui occupanti sono rimasti pure gravemente feriti. L’esplosivo ha distrutto oltre cinquanta metri di autostrada. L’allarme, immediato, ha messo in moto un gigantesco apparato. Sono giunte decine di ambulanze, autoradio di polizia carabinieri guardia di finanza. Una scena desolante, le urla dei feriti, le richieste di soccorso, la pietosa e difficilissima rimozione dei cadaveri portati nell’Istituto di medicina legale per le autopsie.

LENZUOLA BIANCHE NELL’ANNIVERSARIO 2020. L’Anci, l’associazione dei Comuni Italiani, ha accolto con favore la proposta di Maria Falcone, presidente della Fondazione intitolata a suo fratello Giovanni, di dedicare questa giornata a tutti coloro che, in questi mesi, si sono prodigati, con abnegazione e grande senso del dovere, nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria. Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il Segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra – con una lettera indirizzata a tutti Comuni – esortano i primi cittadini a raccogliere l’invito di Maria Falcone partecipando al flashmob con l’esposizione, il 23 maggio, di un lenzuolo bianco dal palazzo del Comune e osservando, alle 17.57, un minuto di silenzio, indossando la fascia tricolore, simbolo dell’unità nazionale e dei valori costituzionali.