Agli inizi degli anni 2000 i cinefili hanno sognato con la trilogia cinematografica di Peter Jackson basata su Il Signore degli Anelli, per poi seguirlo circa dieci anni dopo con la trasposizione in trilogia dell’opera Lo Hobbit. Negli ultimi anni, poi, si sta seguendo con passione lo sviluppo di una serie TV targata Netflix, basata sulle storie antecedenti a quelle narrate ne Il Signore degli Anelli e ne Lo Hobbit.
Spesso però si dimentica che dietro grandi opere si celano grandi personalità – come potrebbe dire lo zio Ben di Spiderman – con storie altrettanto interessanti, rocambolesche, tormentate, ma che riservano anche momenti di dolcezza e di riscatto. Insomma, storie di autori, storie di uomini e donne come noi, e che sono riusciti a imprimere un segno nell’immaginario collettivo grazie alle loro creazioni.
Nonostante tutti i film basati sui suoi romanzi e racconti, solo il regista finlandese Dome Karukoski è stato il primo a ideare un biopic (biografia cinematografica) dell’autore britannico J.R.R. Tolkien, ripercorrendo il suo percorso dall’infanzia in Sudafrica (colonia inglese alla fine dell’Ottocento), la vita in orfanotrofio in Inghilterra, il tutorato di Padre Francis Morgan, l’incontro con Edith Bratt (la futura moglie), passando per la terribile esperienza sul fronte occidentale durante la Prima Guerra Mondiale, per le esperienze accademiche e il successo letterario.
Ogni esperienza nella vita di Tolkien ha concorso a forgiare la personalità dell’autore, a limarne e affilarne il pensiero e la visione della realtà, tutte caratteristiche ed eventi segnanti che si sono riversati nella sua produzione prolifica e che gli sono valsi il titolo di Padre del fantasy contemporaneo, con le oltre 150 milioni di copie vendute e le traduzioni in 38 lingue.
Tra gli interpreti principali del biopic compaiono Nicholas Hoult nei panni di J.R.R. Tolkien, Harry Gilby come giovane Tolkien, Lily Collins alias Edith Bratt seguita dalla sua versione giovane interpretata da Mimi Keene.

Al cast si aggiungono Laura Donnelly, nei panni di Mabel Tolkien, madre dell’autore, e Colm Meaney che interpreta Padre Francis Morgan, un personaggio di rilievo nella formazione culturale di Tolkien e di suo fratello Hilary Tolkien, a cui James MacCallum presterà il volto.
Il film è già stato proiettato nelle sale britanniche (3 maggio 2019) e statunitensi (10 maggio), in anteprima al Taormina Film Fest del 2 luglio per approdare nelle sale italiane il 12 settembre 2019.
Nonostante la famiglia Tolkien e la fondazione omonima abbiano preso le distanze dal biopic, vista la loro estraneità alla realizzazione del film, il film potrebbe essere un modo per rendere omaggio alla figura di Tolkien come uomo, svelando i retroscena che hanno segnato la sua vita, per far scoprire dei particolari che gli appassionati potrebbero ritrovare nelle sue opere divenute ormai veri e propri cult della cultura mondiale.