
La prima cosa che viene voglia di fare appena si finisce di vedere “La legge del terremoto” è quella di ringraziare Alessandro Preziosi per aver realizzato questo film. Grazie, grazie per averci raccontato questa storia, e grazie per avercela raccontata in questo modo. Un viaggio introspettivo scaturito da un episodio personale che diventa metafora universale per raccontare tutte quelle “leggi del terremoto” che sconvolgono e condizionano le nostre vite: siamo tutti dei terremotati, siamo tutti dei sopravvissuti.

“La legge del terremoto” non è soltanto uno straordinario documentario sui terremoti che hanno sconvolto il nostro paese negli ultimi 50 anni (Belice, Friuli, Assisi, L’Aquila, Amatrice e soprattutto Irpinia 1980, di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario) , “La legge del terremoto” è anche il racconto intimo di un uomo, di un attore che, per la prima volta nella sua carriera, decide di esordire come regista, mettendosi in gioco e raccontandosi in prima persona. Un racconto che diventa un viaggio all’interno dell’anima della sua nazione e della gente che la popola, ponendosi una fondamentale domanda: come si fa a ricostruire qualcosa, qualsiasi cosa, persa in un istante? Un percorso narrativo che intreccia immagini di repertorio a toccanti testimonianze, dando voce anche a personaggi noti al grande pubblico (Erri De Luca, Franceco Merlo, Giulio Sapelli, Vittorio Sgarbi, Mario Cucinella, Pierluigi Bersani, Angelo Borrelli, Grazia Francescato).

Direttamente sono stato coinvolto nel terremoto del 1980 dell’Irpinia al quale sono sopravvissuto all’età di sette anni.
Alessandro Preziosi
Proprio quell’esperienza ancora oggi è rimasta una ferita difficile da rimarginare… Ma ogni tragico episodio della nostra esistenza richiede un cambiamento, un tentativo di ricominciare da capo o di ricostruire ciò che è andato perso.
Quali sono le tracce che rimangono nella mente dei bambini sopravvissuti ad un terremoto? Dove trovano la forza per sopravvivere ad una tragedia? Tra le cose che rendono magico il cinema vi è anche quella di riuscire ad abbattere gli spazi temporali. Ed è così che Alessandro Preziosi decide di usare il suo film per incontrare Eleonora Di Girolamo Cudduredda, la bambina divenuta il simbolo del terremoto di Gibellina. Tra di loro nasce un dialogo intimo che scava nelle radici delle loro (e delle nostre) anime. Erano entrambi bambini quando il terremoto è entrato nelle loro vite. E bambini sono anche i protagonisti della parte animata del film con le suggestive animazioni di Michele Bernardi. Il film sembra diventare un sogno in cui il confine con la realtà diventa impercettibile.

Vi è una parte del film in cui si parla dei volontari della protezione civile. Ad essi viene chiesto se vi sia stato un motivo che li ha spinti ad intraprendere la strada del volontariato. Nelle loro risposte escono allo scoperto tanti piccoli “terremoti emotivi”, che hanno segnato la loro vita, spingendoli a fare qualcosa per aiutare il prossimo.
Allo stesso modo viene da pensare che, se nella vita di Alessandro Preziosi non ci fosse stato il terremoto dell’Irpinia, probabilmente egli non avrebbe mai trovato la forza di realizzare questo film e, forse, non avrebbe mai trovato il coraggio di esordire come regista. La sua storia andava raccontata, e solo lui poteva farlo.

Il documentario “La legge del terremoto”, prodotto da Khora film con Rai Cinema in associazione con Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Rai Teche, è stato presentato in anteprima mondiale alla 15° edizione della Festa del Cinema di Roma e arriverà come evento speciale nelle sale cinematografiche il 23-24-25 novembre, proprio in occasione del quarantesimo anniversario del terremoto dell’Irpinia.
Non si vede più nessuno piangere il secondo giorno dopo il terremoto.
Gianni Rodari
La fine di quello che c’era è una cosa accaduta in un tempo già lontano.
È cominciata un’altra cosa. Non si sa ancora che cosa sarà.

SCHEDA TECNICA DEL FILM
La legge del terremoto
Un film documentario di Alessandro Preziosi
Soggetto e sceneggiatura: Carmelo Pennisi, Tommaso Mattei, Alessandro Preziosi
Direzione della fotografia: Maura Morales Bergman
Musiche: Giacomo Vezzani
Montaggio: Sara Zavarise
Animazioni: Michele Bernardi
Regia: Alessandro Preziosi
Con: Alessandro Preziosi, Simonetta Cartia
Con la partecipazione di:
Pierluigi Bersani, Tanino Bonifacio, Angelo Borrelli, Patrizia Bruno,
Patrizio Cianfrini, Mario Cucinella, Erri De Luca, Rosario De Maria,
Filippo Ignazio Drago, Grazia Francescato, Maria Garimberti, Francesco Merlo,Sergio Pirozzi, Giulio Sapelli, Vittorio Sgarbi, Ivo Soncini.