E’ stata inaugurata a Milano, dall’assessore dei Beni culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa e dal sindaco lombardo Beppe Sala, la grande mostra che celebra l’opera di Antonello da Messina. Dopo il successo ottenuto a Palermo, nella prestigiosa sede del museo regionale di Palazzo Abatellis, le straordinarie opere del maestro messinese saranno esposte, fino al 2 giugno, al Palazzo Reale grazie alla collaborazione fra la Regione Siciliana e il Comune di Milano. Lo rende noto l’Ufficio Stampa della Regione Siciliana.
Curata da Giovanni Carlo Federico Villa, con la produzione di Palazzo Reale e MondoMostre Skira, la mostra rappresenta un’occasione unica per entrare nel mondo di un artista eccelso e inconfondibile, considerato il più grande ritrattista del Quattrocento, autore di una traccia indelebile nella storia della pittura italiana.
«Oggi si completa a Milano – evidenzia il governatore della Sicilia Nello Musumeci – un percorso iniziato a Palermo, nello scorso mese di dicembre. Un tragitto comune che ha già registrato un grande successo di visitatori nel capoluogo siciliano, grazie alla sinergia culturale instaurata fra la Regione Siciliana e il Comune di Milano, consentendo di riunire questi grandi capolavori. La mostra che Milano dedica ad Antonello da Messina richiama il legame forte fra le due realtà, pure assai diverse. Non fu facile già per gli antichi storiografi enumerare le sue opere ed è altrettanto difficile oggi portare in mostra i suoi dipinti. La mostra di Palazzo Reale realizza questo obiettivo, a partire dalla Annunciata di Palazzo Abatellis, punto di arrivo e sintesi del percorso individuale artistico di Antonello e, al tempo stesso, opera simbolo dei valori assoluti dell’arte pittorica».
«E’ certamente – dichiara l’assessore Sebastiano Tusa – un buon momento per la cultura italiana che ha bisogno di grandi eventi come questo che propongono letture complete di grandi artisti come in questo caso Antonello da Messina. Il governo Musumeci ha investito in questa operazione congiunta di altissimo livello che certamente darà lustro all’Italia intera, grazie soprattutto al progetto organico finalizzato alla valorizzazione e alla conoscenza dell’arte italiana».
Di Antonello da Messina (1430-1479), restano purtroppo poche straordinarie opere, scampate a tragici avvenimenti naturali come alluvioni, terremoti, maremoti e all’incuria e ignoranza degli uomini; quelle rimaste sono disperse in varie raccolte e musei fra Tirreno e Adriatico, oltre la Manica, al di là dell’Atlantico; molte hanno subito in più occasioni pesanti restauri che hanno alterato per sempre la stesura originaria, altre sono arrivate sino a noi miracolosamente intatte.