I giovani ricordano la Shoah: una missione per il futuro (e per il presente)

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Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il bando di concorso rivolto agli allievi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, chiamati a esprimersi sul delicato tema della Shoah

A partire dal 1945, dopo la Liberazione e la fine della II Guerra Mondiale, il ritorno alla vita non fu facile, soprattutto per chi era stato costretto alla clandestinità per salvare la propria vita, era sopravvissuto alle persecuzioni nazi-fasciste, ai campi di sterminio, alla deportazione politica e militare, alle stragi. Occorreva superare il trauma individuale e collettivo e riconquistare il proprio nome, la propria identità, la casa, il lavoro, gli affetti, le abitudini, gli amici, le speranze. Documentatevi sulle storie di queste persone, raccontate le difficoltà che dovettero affrontare e ricostruite il clima dell’epoca, con le modalità che vi sono più congeniali.

Questa è la traccia rilasciata dal Ministero dell’Istruzione nel bando di concorso rivolto agli allievi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado.

Le produzioni che saranno richieste ai partecipanti riguarderanno elaborati storico-documentali o artistico-letterari, che possono consistere in “ricerche, saggi, articoli di giornale, rappresentazioni teatrali, opere di pittura/scultura, attività musicali, cortometraggi, spot, campagne pubblicitarie, ecc.”, con possibilità di utilizzare anche simulazioni di blog, siti web e social network.

I termini per presentare gli elaborati,  rigorosamente agli Uffici Scolastici Regionali di competenza, sono fissati all’11 dicembre 2020. Sarà cura degli Uffici Scolastici Regionali costituire apposite commissioni di esperti, per selezionare due elaborati per ogni ciclo di studi, da presentare a livello nazionale entro il 30 dicembre 2020.

Dopo questa prima fase, sarà una Commissione Nazionale composta dai membri del Ministero dell’Istruzione e dell’UCEI a decretare un solo vincitore per ogni ciclo di studi. Le premiazioni avranno luogo in occasione della Giornata della Memoria, con premiazione da parte del Ministro dell’Istruzione, del Presidente della Repubblica, dalle alte cariche dello Stato e dal Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

L’aspetto positivo che viene rilevato dal bando stesso è l’aumento delle partecipazioni da parte delle scuole di tutta Italia all’iniziativa, che dimostra quali siano le modalità e i tempi per agire sulla formazione di uno spirito critico della società. I tempi della cultura sono “lenti”, per quanto riguarda l’assorbimento e la sedimentazione di buone pratiche nella società ma, se ben coltivate, iniziative di questo genere possono sortire gli effetti sperati di formare degli adulti responsabili e memori delle tragedie del passato.

Anche se i ragazzi di oggi non hanno vissuto il cataclisma politico, sociale e umanitario del genocidio degli ebrei, le discriminazioni, atti di intolleranza contro qualsiasi minoranza, revanscismo neofascista e neocomunista sono spettri che continuano ad aleggiare nelle società occidentali.

Per tale ragione la sensibilizzazione al tema dei diritti umani, anche partendo dalla Shoah e dalla Giornata della Memoria, deve essere un punto saldo nella scuola di oggi che, in quanto plurale e aperta alle nuove dinamiche offerte dalla globalizzazione, è il luogo e lo strumento funzionale per affrontare le sfide del futuro, con la consapevolezza e la conoscenza mutuate e tramandate dalle esperienze del passato.

Antonino Mangano

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