Attoniti, sgomenti, increduli. Sono tutti sinonimi di uno stato d’animo che da ieri sera accomuna la popolazione mondiale con gli occhi rivolti alle immagini della cattedrale Notre Dame de Paris avvolta dalle fiamme.

“Dolore” è la parola forse più abusata dai tg per riportare la notizia. Una notizia che non addolora solo gli storici dell’arte, gli addetti ai lavori, ma tutti coloro che l’hanno visitata, riconoscendo in essa uno dei tesori europei più preziosi, simbolo della cristianità, bellezza gotica senza tempo.
Chi ha potuto ammirare la cattedrale di Notre Dame afferma di non poterla dimenticare. E mi rincresce non averne avuto l’opportunità. Ma c’è un aspetto che mi fa riflettere molto: nel mondo del trash, nel mondo iperconnesso, nel mondo social ad ogni costo, in momenti come questo l’amore per l’arte sovrasta ogni cosa.
C’è ancora tanto amore per questo dono prezioso che è l’arte, in ogni sua forma. E non è un elemento così scontato! I giovani – e non solo loro – hanno ancora la voglia di viaggiare, di scoprire, di ammirare le bellezze artistiche sparse nel mondo. La storia dell’arte ci racconta innumerevoli dettagli su quella che è la NOSTRA storia.

La storia dell’arte, al pari della storia vera e propria, ci lascia un patrimonio da custodire e dal quale trarre infiniti spunti di conoscenza. La CULTURA va celebrata ogni giorno! Questo non dobbiamo dimenticarlo mai ed episodi come quello di Parigi dimostrano che il mondo può essere unito e concorde nel combattere per una stessa causa, nel riconoscere che esiste ancora una scala di valori ai quali aggrapparsi, nei quali credere.
Il rogo del 15 aprile ha distrutto solo una parte della cattedrale di Notre Dame. Le prime notizie che giungono dai pompieri parlano di una struttura salva ma le vere conseguenze sono ancora al vaglio degli esperti. La speranza di tutti è che si possa recuperare quanto più possibile dell’originaria struttura, che comunque ne uscirà irrimediabilmente modificata.
Poco dopo le 10.00 di stamane, 16 aprile, i pompieri hanno annunciato che l’incendio è completamente spento. Un’operazione che ha coinvolto circa 400 uomini. Sono già state rese note le prime donazioni per la ricostruzione della cattedrale e si annuncia l’apertura di una raccolta fondi nazionale e internazionale.