
Se n’è andata a 83 anni l’attrice svedese musa ispiratrice del grande Ingmar Bergman.
Nota al grande pubblico per le sue straordinarie interpretazioni in capolavori come Scene da un matrimonio , Il settimo sigillo, Il posto delle fragole, Persona, era stata protagonista anche nel cinema italiano: Il sogno della farfalla di Marco Bellocchio, Scusi, lei è favorevole o contrario? di Alberto Sordi e Violenza al sole di Florestano Vancini.
Legata a Bergman sia professionalmente che sentimentalmente, fu scoperta dal regista svedese nel 1951, quando, a 16 anni, dopo averla vista in teatro, la volle per uno spot del sapone Bris.
L’esordio cinematografico avvenne nel 1953 con il film Dumbom diretto da Nils Poppe, al quale l’anno successivo seguì En nott pa Glimmingehus di Torgny Wickman.
Nel 1955 torna a lavorare insieme a Bergman con un piccolo ruolo in Sorrisi di una notte d’estate.
Da allora inizia un sodalizio artistico tra il regista e l’attrice che durerà fino al 1994.
Durante questi anni, tuttavia, non mancano importanti collaborazioni con altri registi. Nel 1963 vince l’Orso d’argento per la migliore attrice nel film L’amante del regista Vilgot Sjöman.
