Una retrospettiva, curata da Daniela Ricci, con la partecipazione dell’Alliance Française di Torino e dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, rende omaggio all’opera insolita e poliedrica di una pioniera.
Sarah Maldoror (1929–2020) è stata tra le prime a raccontare le guerre di liberazione delle ex colonie portoghesi, con un’attenzione particolare al ruolo delle donne nella lotta. Francese, ma panafricana d’adozione, nata Ducados da padre originario della Guadalupa, si è scelta il nome Maldoror in onore del poema di Lautréamont, con una presa di posizione che riflette il suo impegno artistico e politico. Dalla fondazione nel 1956 della prima compagnia teatrale di attori neri in Francia, I Griot, all’incontro decisivo con Mario de Andrade, fino ai costanti dialoghi con intellettuali, artisti e politici del mondo rivoluzionario, Sarah Maldoror da Algeri a Parigi, passando per Mosca, Bissau, Conakry, Bogotà, Panama e la Martinica, non ha mai smesso di militare per la giustizia e la libertà. La sua passione per la pittura, la musica e la poesia si fondono in un cinema decoloniale, irriverente e profondamente poetico.
Giovedì 16 gennaio alle 18.00 al Circolo dei Lettori si terrà una lettura tratta da una sua sceneggiatura inedita.