Sgominata, nel palermitano, una maxi organizzazione che si era specializzata nel truffare le compagnie assicurative con falsi incidenti. Ciò che stupisce maggiormente è che si arrivava persino a procurare danni fisici con mutilazioni degli arti e fratture a vittime che acconsentivano.
Sono centinaia gli indagati e 42 le persone fermate dalla squadra mobile di Palermo, la guardia di finanza e la polizia penitenziaria. Tra di loro c’è anche un avvocato palermitano che si occupava della parte legale dei falsi incidenti.
E c’è scappato anche il morto: un cittadino tunisino, Hadry Yakoub, rinvenuto cadavere su una strada alla periferia del capoluogo.
All’extracomunitario – secondo quanto si apprende dall’Ansa – sarebbero state somministrate dosi di Crack per evitare che si potesse sottrarre alle lesioni. La morte, in un primo momento decretata come conseguenza di un incidente stradale, in realtà era stata determinata dalle fratture multiple procurate al tunisino da appartenenti all’associazione criminale al fine di inscenare un finto incidente. I responsabili non avevano poi esitato a fingere comunque che il tunisino fosse rimasto vittima di incidente stradale.