E’ difficile trovare una commedia di Natale che sia ben fatta, che faccia ridere e piangere allo stesso tempo (anche se si spera più nella prima che nella seconda). Esiste la ricetta giusta per la commedia di Natale perfetta? Cosa serve? Un grande cast, una storia triste ma con un lieto fine, momenti divertenti destinati a diventare iconici, un regista esperto della materia (che non tutti sanno dirigere una commedia romantica) e non dimentichiamo la colonna sonora. E se pensate che questo film non esista, è tempo di ricredersi, perché Love Actually è la risposta al vostro scetticismo. Le prove?
A dirigere Love Actually è Richard Curtis, un esperto di commedie romantiche (vi dicono niente Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill e Il diario di Bridget Jones?), e con questo film ha deciso di diventare il #1. Per raccontare non una ma diverse storie romantiche, Curtis ha puntato su un cast di eccellenza: Hugh Grant, Keira Knightley, Colin Firth, Liam Neeson, Martin Freeman, Alan Rickman e Emma Thompson. Ad unire i protagonisti è la tesi di fondo del film: l’amore è ovunque, Love is All Around, qui raccontato in un intreccio di relazioni e storie d’amore che strappano sorrisi e anche qualche lacrima, e tutti e due insieme. Come dimenticare la scena di Keira Knightley che riceve una speciale serenata (che ha dato vita a numerose emulazioni e parodie)?
A detenere lo scettro di capo risata nel film è Hugh Grant, che nei panni del primo ministro inglese (molto diverso dal Boris Johnson moderno) si lancia sulle note di Jump in uno sfrenato balletto tra le mura di Downing Street.
E nonostante qualche critica, Love Actually resta comunque un film di Natale onesto, perché l’amore è si romantico, ma il film ammette tutte le sue complicazioni e difficoltà. Certo, ci sta l’happy ending (niente spoiler), ma ehi, è pur sempre un film di Natale. Popcorn pronti?
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