“Tito e gli alieni”: piccola grande storia di fantascienza (ma non solo)

Un film che affronta temi universali. Un film che riguarda tutti. Non solo un film di fantascienza

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Qualcuno l’ha definita un’interessante commedia anomala. Di certo c’è che il film di Paola Randi porta una bella ventata di freschezza e originalità nel mondo del cinema italiano. Dispiace che film così vengano trasmessi con eccessiva parsimonia dalle emittenti televisive italiane.

Ecco perché “Tito e gli alieni” non è solo un film di fantascienza

“Tito e gli alieni” è uno di quei film che viene superficialmente etichettato come di fantascienza. Ed in parte è vero. Ma definirlo soltanto fantascienza non basta. Forse sarebbe corretto aggiungere “poetico”. Sì, secondo noi “Tito e gli alieni” è un film di fantascienza poetico.

“Nella vita mi sono purtroppo trovata a dover affrontare perdite importanti – spiega l’autrice nelle note di regia – e quindi a pormi quella domanda universale che ho deciso di esplorare in questa storia: come facciamo ad affrontare la paura della morte e del dolore?”

Chi pensa di vedere un film di guerre spaziali o scontri tra pianeti si sbaglia. I temi trattati da questo piccolo grande film sono universali e riguardano tutti gli esseri viventi. Di tutti i pianeti.

“Qualche anno fa – racconta ancora Paola Randi – colsi mio padre assorto davanti al ritratto di mia madre, una bella fotografia di lei sorridente appesa nella sua camera. La memoria di mio padre si stava progressivamente sciogliendo come neve al sole, mia madre era scomparsa da più di dieci anni e lui passava ore in contemplazione del suo viso. Cercava di conservarne il ricordo.

Da qui l’immagine che ha dato il via allo sviluppo di questa storia: un uomo nel deserto con delle cuffie sulle orecchie seduto accanto ad un’antenna puntata verso il cielo, in cerca della voce di sua moglie.


“Mio padre è stato per me una guida formidabile per questo film.
Quando si perde la memoria, si smarrisce anche l’identità e la realtà si ricompone e assume caratteristiche nuove. Chi perde la memoria non si riconosce e spesso non riconosce i suoi familiari, non è più lo stesso e allo stesso tempo lo è ancora, quindi diventa quasi un estraneo per i figli, i compagni, gli amici di sempre. Ecco, io mi sono immaginata la realtà vista con gli occhi di qualcuno che aveva perso la memoria, una realtà ricomposta con le risorse straordinarie di coraggio, creatività, umorismo e straordinaria irriducibile leggerezza che appartenevano a mio padre.”

Numerosi i riconoscimenti per “Tito e gli alieni”

Presentato al 35° Torino Film Festival, il film ha vinto il Nastro d’argento per il miglior soggetto nel 2019, il premio per la regia e per il miglior attore protagonista al BIF&ST nel 2018, il premio Ettore Scola per la miglior regia e ancora il premio Gabriele Ferzetti per miglior attore protagonista a Valerio Mastandrea.

Come e dove vedere il film “Tito e gli alieni”?

“Tito e gli alieni” sarà in programmazione la sera del 31 dicembre su Rai Movie. Per chi volesse vederlo online, segnaliamo che è disponibile gratuitamente sulla piattaforma di RaiPlay a questo link.

S.C.

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