In questi drammatici giorni di quarantena da Coronavirus, le piattaforme utilizzate per guardare film e serie televisive in streaming stanno registrando un notevole incremento di utenti. Una delle realtà più attive in quest’ambito è quella di OpenDDB – Distribuzioni dal basso
Oltre ai grandi player come Netflix, Amazon Prime, Sky o Infinity esistono altre piattaforme che offrono l’opportunità di visionare opere meno note al grande pubblico, ma che spesso nulla hanno da invidiare alle pellicole realizzate dalle grandi case produttrici. Usufruire di queste piattaforme è anche un modo per supportare le produzioni cinematografiche indipendenti. Una delle realtà più attive in quest’ambito è quella di OpenDDB – Distribuzioni dal basso.
OpenDDB è una libreria on-demand di contenuti multimediali (documentari, film, libri, musica, cinema sperimentale ed inchieste), gestita da una Redazione interna impegnata a promuovere produzioni giovani, emergenti e indipendenti, che utilizzino in forma maggioritaria il metodo del crowdfunding e che producano materiale multimediale sotto licenze Creative Commons.
In questi giorni drammatici, la piattaforma ha deciso di mettere a disposizione di tutti uno streaming di comunità: una lunga programmazione di video, film e documentari per ribadire il valore della cultura dal basso e alla sua diffusione. Ogni giorno viene proposta una lista nuova di film e documentari che andranno in onda sul canale Youtube della piattaforma.
Il tutto senza dover pagare per forza. Chi vorrà, potrà fare una donazione libera e facoltativa. Le donazioni andranno a sostenere gli autori delle opere trasmesse in streaming.
“Quando saremo in grado di farlo – scrive la Redazione di OpenDDB – usciremo ufficialmente con un nostro comunicato sullo stato di emergenza che stiamo vivendo tutte e tutti. Ma la sintesi è questa: la situazione ha così tanti livelli di impatto sulle nostre vite da non permetterci in questo momento di formulare un’analisi e una posizione precisa.[…] Sotto qualsiasi profilo sociale, economico, politico e sanitario, siamo consapevoli di essere davanti ad un evento straordinario. Preferiamo, per ora, il silenzio, anche per poterci concentrare fin da subito sul cercare di comprendere cosa succederà dopo. Ed esserne sufficientemente preparati”.