L’ultimo Imperatore, uno degli indimenticabili capolavori del regista Bernardo Bertolucci, andrà in onda stasera alle 21.15 su La7
Il film del maestro del cinema italiano, morto il 26 novembre 2018 a 77 anni, ha vinto nove Premi Oscar, quattro nastri d’argento, nove David di Donatello e quattro Golden Globes.
La pellicola, che narra la storia vera di Pu Yi che nacque imperatore e morì cittadino comune della Repubblica Popolare Cinese, trae spunto proprio da Sono stato imperatore, l’autobiografia dello stesso Pu Yi, poi rivelatasi un falso creato dal governo cinese.
“Era ovvio che Pu Yi non fosse in grado di scrivere un’autobiografia come quella, ed è ovvio che c’è un ghost writer dietro quasi tutte le autobiografie. Non solo lo sapevamo ma siamo anche riusciti a scoprire chi era il vero autore del libro. L’ho incontrato e l’ho invitato sul set: volevo che fosse lui a interpretare il funzionario che, in carcere, annuncia a Pu Yi che gli è stata concessa la grazia. Quindi, oltre alla fake news, se vogliamo chiamarla così, ho voluto che nel film ci fosse anche l’autore di quella notizia falsa. Era coerente con quell’aria di finzione che si respirava all’interno della Città Proibita”.
Bernardo Bertolucci, intervista
Un aneddoto questo che, in tempi di Coronavirus, potrebbe rafforzare le tesi di chi accusa il governo cinese di essere stato poco trasparente nella gestione dell’emergenza Covid19.
L’opera, come scritto, si aggiudicò ben 9 Oscar :
Miglior film a Jeremy Thomas
Migliore regia a Bernardo Bertolucci
Migliore sceneggiatura non originale a Mark Peploe e Bernardo Bertolucci
Migliore fotografia a Vittorio Storaro
Migliore scenografia a Ferdinando Scarfiotti, Bruno Cesari e Osvaldo Desideri
Migliori costumi a James Acheson
Miglior montaggio a Gabriella Cristiani
Miglior sonoro a Bill Rowe e Ivan Sharrock
Miglior colonna sonora a Ryūichi Sakamoto, Cong Su e David Byrne
Io penso che l’imperatore sia il ragazzo più solo della Terra. E’ tenuto prigioniero da quando è stato incoronato ed è l’unica persona a cui non è permesso varcare la porta di casa sua.
Reginald Johnson (Peter O’Toole)