Lutto in letteratura per Luis Sepúlveda: il COVID-19 non tarperà le ali alla gabbianella

Read Time2 Minute, 3 Second

Un lutto immenso nel mondo della letteratura ispanica. L’autore cileno Luis Sepúlveda è morto al Central University Hospital of Asturias di Oviedo, dopo aver contratto il COVID-19.

Visse pacificamente in Cile, lavorando come autore di racconti, romanzi, pièce teatrali, ma le sue peripezie iniziarono negli Anni Settanta, mentre si trovava a Mosca, quando entrò in contrasto con il Partito Comunista, che lo espulse a causa di “atteggiamenti contrari alla morale proletaria”, dato che secondo le voci mantenesse frequentazioni con dissidenti e secondo altri avesse intrecciato una relazione adulterina con una professoressa, moglie del direttore dell’Istituto ricerche marxiste.

Una volta ritornato in Cile, a causa di contrasti con il padre, abbandonò la sua casa, venne espulso dalla Gioventù Comunista e si rifugiò in Bolivia, dove si arruolò nell’Esercito di Liberazione Nazionale, per poi iscriversi al Partito Socialista e diventando intimo amico di Salvador Allende.

Entrato in contrasto con Pinochet, fu solo l’intervento e la pressione esercitata da Amnesty International se Sepúlveda non venne ucciso, condannato all’ergastolo né divenne uno dei tanti desaparecidos di quegli anni.

Eterno giramondo, autore impegnato politicamente e mente critica nei confronti del comunismo – che comprese non poter avere seguito in America Latina a causa della natura rurale delle sue popolazioni, dipendenti dalla natura – e di ogni altra forma di prevaricazione politica, Sepúlveda ha regalato alla letteratura mondiale opere che si sono contraddistinte per acume di pensiero e delicatezza nel sondare i sentimenti umani.

Tra le sue opere, pervase da considerazioni ambientaliste e da messaggi umanitari, è impossibile non ricordare Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, da cui è stato tratto l’adattamento animato di Enzo D’Alò, o il romanzo d’esordio Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, dove si avverte la presenza di un mondo indigeno cruciale per lo sviluppo della trama, o Patagonia Express. Appunti dal sud del mondo, il primo diario di viaggio pubblicati dall’autore cileno.

Il COVID-19, nel colpire il mondo mietendo vittime umane, ha fatto spegnere anche una grande penna che ha avvicinato e appassionato i bambini alla lettura con le sue fiabe, o gli adulti con i suoi racconti o romanzi.

Sappiamo però che, ovunque si apra un libro dell’autore cileno, la sua presenza continuerà ad aleggiare sul filo delle sue parole, nell’immaginario che riesce ad animare con le sue storie, come la gabbianella che l’ha reso tanto iconico in Italia.

Antonino Mangano

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Next Post

"Nome di donna", il film contro le molestie sessuali sul posto di lavoro e il muro di omertà che le protegge

Gio Apr 16 , 2020
Venerdì 17 aprile alle 21.20 su Rai Tre andrà in onda “Nome di donna”, il film del 2018 diretto da Marco Tullio Giordana e interpretato da Cristiana Capotondi e Valerio Binasco.

Non perderti anche