L’ultima giornata dell’ottava edizione del Festival delle Letterature Migranti si apre con un’anteprima: la presentazione (ore 11:00 al Cre.zi.Plus) di Nella mente di
Vladimir Putin di Elena Kostioukovitch per La Nave di Teseo in libreria dal 30 ottobre. L’autrice ne
discuterà con Duccio Colombo e Olena Moskalenko. Dopo il successo dell’e-book in cui
Kostioukovitch ha iniziato a raccontare la storia culturale inedita della Russia post sovietica per
comprendere le decisioni e il pensiero di Vladimir Putin, il libro approfondisce il tema alla luce
dell’evoluzione del conflitto e svelando la dottrina dell’Universo Russo – uno stato ideale dove
riunire tutti i popoli russi “geneticamente superiori” – una teoria alimentata dagli scritti di studiosi
come Anatolij Fomenko e Aleksandr Dugin, celebrati in Patria ma discussi dalla comunità
scientifica internazionale.
Tanti i protagonisti della giornata con una carrellata di incontri con gli autori che avrà il via alle
17:00 dal Cre.zi. Plus con Nicola Grato e Nostra patria è il mondo intero. 150 anni di emigrazione
siciliana (Istituto poligrafico europeo) a cura del Museo delle Spartenze dell’area di Rocca
Busambra. A discuterne con l’autore Marcello Saija, Presidente Rete dei musei siciliani
dell’emigrazione e Santo Lombino. Sempre a Cre.zi Plus alle 18:00, al centro degli incontri ci
saranno i Misteri di Sicilia, partendo dai libri Spiritismo?, a cura di Simona Cigliana e L’isola
spettrale. Guida immaginifica ai fantasmi di Sicilia, di Beniamino Biondi (il Palindromo). Un
incontro moderato da Davide Camarrone. Ancora alle 19:00, Agata Bazzi parla del suo ultimo
romanzo Ci protegge la luna (Mondadori, 2022) con Cristina Costanzo: una storia incantata
ambientata tra la fine della Prima guerra mondiale e gli anni Novanta del Novecento, che
trasforma un villaggio siciliano in una piccola Macondo. Anche qui, come nel paese immaginato da
García Márquez in Cent’anni di solitudine, attraverso magie, eroi e sogni, rivive quel realismo
magico che la letteratura ci ha insegnato ad amare nel tempo.
Oltre agli incontri letterari, il tema della città futura sarà affrontato attraverso incontri legati
all’architettura. Alle 17:30 allo Arci Spazio Marceau dedicato all’Ucraina Oleg Rumyantsev e
Matteo Benussi, illustreranno come il paesaggio urbano ucraino viene protetto, alterato e
ricostruito nel tragico contesto del conflitto e come la comunità ‘invasa’ affronta le conseguenze
delle catastrofi del passato e del presente.
Alle 19:30 alle Officine Noz l’incontro su Città future/città invisibili vedrà invece confrontarsi un
urbanista di successo e una studiosa di letterature comparate e gender studies: Maurizio Carta e
Valeria Cammarata. Insieme a loro il sindaco Roberto Lagalla. L’idea di questo accostamento –
solo in apparenza casuale – nasce dall’esecuzione a chiusura del Festival di un’opera di Francesco
La Licata dal titolo Le città invisibili e ispirata, naturalmente, all’omonimo libro di Calvino,
pubblicato per la prima volta nel 1972 e in cui s’immagina che Marco Polo chieda all’Imperatore
dei tartari Kublai Kahn di descrivere le 55 città soggette al suo dominio (ognuna delle quali ha un
nome di donna dal gusto classicheggiante). Al dialogo fra Maurizio Carta e Valeria Cammarata farà
seguito il concerto dell’Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio di Palermo, diretto
da Fabio Correnti: in programma, oltre alle Città invisibili di La Licata, pagine di Federico
Incardona, Marco Betta e Davide Spina.
Completano il programma della giornata due incontri culturali che guardano al Mediterraneo e
alle letterature migranti attraverso le traduzioni e la creazione di una rete di librerie
indipendenti. Alle 11:30 all’Institut Français due traduttrici in residenza proprio all’Istituto
francese di Palermo raccontano la loro esperienza: Raphaëlle Lacord, che presta la sua voce a Julia
Weber per Die Vermengung, e Isabelle Dubois Eberlé, che sta traducendo verso il francese Tempo
di imparare di Valeria Parrella e Per una fetta di mela secca di Begoña Feijoo Fariña. Le introduce
Marina Pugliano, traduttrice ed esperta di formazione permanente e progetti di residenza per
traduttori. Un incontro organizzato in collaborazione con l’Institut Français di Palermo. Alle 12:00
al Cre.Zi. Plus è invece in programma la presentazione del progetto Mediterranean (network of)
indie bookshops, network di librerie indipendenti del Mediterraneo. Tra gli scopi dichiarati,
un’opera di rigenerazione urbana che parta dalle persone e dalla socialità e dal ruolo che le
periferie culturali possono rappresentare come bacino di novità e di spazi di libertà. A parlarne
saranno gli ideatori, tutti titolari di librerie: Marilia Di Giovanni (Casa del Libro Rosario Mascali,
Siracusa), Mira Rashty (Sipur Pashut, Tel Aviv), Takis Katsambanis (Little Tree Bookcafe, Atene),
Florance Rout (La Libreria | Librairie franco-italienne, Parigi), Mahmoud Muna (The Educational
Bookshop, Jérusalem est), Stephanie Gaou (Les Insolites – Tangeri), Carolina Moreno (Altair
libraria, Barcelona). Modera Fabrizio Piazza (Libreria Modusvivendi, Palermo).
L’ ultimo giorno del Festival delle letterature Migranti
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