Una storia semplice e potente, che ricorda allo spettatore l’essenza del Natale
In alcune storie è facile riconoscersi, immedesimarsi, perché sembra quasi la tua. Come succede nel film La Neve nel cuore, gettonatissimo per il periodo natalizio.
Uscito nel 2005, il film mostra il Natale particolare di una grande famiglia allargata: un ragazzo torna a casa per Natale per presentare la fidanzata e, come capita a molti, quest’ultima non riesce ad adattarsi alla famiglia. Una famiglia come tante, direbbe qualcuno, affiatata, caotica, ma con qualche scheletro nell’armadio.
Kelly e Sybil (Craig T. Nelson e Diane Keaton) sono le facce opposte della stessa medaglia, entrambi con il solo obiettivo di godersi il Natale con i propri figli e nipoti. Ma per una fidanzata stronza c’è anche una figlia stronza (Rachel McAdams), che di rendere la vita facile alla nuova arrivata non ci pensa nemmeno. Ora dite, quanti di voi stanno rivedendo il fantasma di qualche Natale passato, pensando “oddio è successo anche a me?”. Tranquilli, il club è affollato. Per un figlio perfetto, ce n’è uno meno perfetto (interpretato da Luke Wilson), la pecora nera, quello che involontariamente sembra creare problemi ma invece fornisce una brillante soluzione.
Perché piace La Neve nel Cuore
C’è un finale dolce amaro in questo film di Natale, succede sempre così quando il film è corale ed è inevitabile fare il tifo per qualcuno, anche se si spera che il personaggio scelto sia il vincitore. Qualcuno potrebbe dire che la storia è banale, ma non è così. In un anno in cui abbracciarsi e stare con i propri cari è una sfida, non sempre vincente, La Neve nel cuore fornisce una lezione importante nella sua banalità: il tempo con chi si ama è tutto ciò che conta. Lungo o corto che sia.