E’ stata tra le commedie che hanno ricevuto più apprezzamenti e download, così tanti da meritare ben due sequel, uno uscito, l’altro in arrivo. Stiamo parlando di Kissing Booth.
NOAH, ELLE, LEE, E LO STAND DEI BACI
Non fatevi ingannare dal trailer: potrebbe sembrare l’ennesima sciocca commedia romantica adolescenziale, ma vale qui il consiglio di non giudicare un libro dalla sua copertina. Il film targato Netflix è un concentrato potente di tutto quello che vorremmo tutti vivere nella vita: amicizia e amore.
In una soleggiata California, vive Elle: da qualche anno orfana di madre, Elle non ha la vita triste, complice il fatto di avere un grande migliore amico, Lee. Ebbene si, anche l’ennesimo tabù cade: uomini e donne possono essere Amici. Con buona pace dei mal pensanti. Amen. La sfortuna di Elle, e anche di Lee, è che quest’ultimo abbia un fratello, Noah, dannatamente perfetto. Ecco, potrebbe essere questo il momento in cui viene facile pensare che sia la solita commedia, ma non lo è.
Perché è vero che Elle e Noah si innamorano (va bene per la legge dello spoiler non dire di più, ma qualcosa della trama bisogna pur scrivere), complice un bacio inaspettato allo stand dei baci organizzato per raccogliere fondi per il ballo di fine anno, ma si sarebbe mai potuto pensare che si sarebbe formato per questo un insolito triangolo: Noah-Elle-Lee? Amore e amicizia. Quale scegliere? Vi è mai capitato di dover scegliere? A qualcuno no, ma Elle si: una storica e inossidabile amicizia o l’Amore vero? (Per questo dovrete vedere il film, no spoiler).
ELLE, UNA RAGAZZA COME TE
Voce narrante e protagonista è Elle Evans. La classica teenager? Per fortuna no. Perché è sbadata (vedi il primo giorno di scuola) come tante, ma anche leale, ironica e spiritosa come poche. Esce scarmigliata, perché la sua bellezza sta nella luce che sprigiona da dentro, niente a che vedere con la bellezza appariscente californiana o da copertina. Elle piace e ci si ritrova a fare il tifo per lei perché è facile immedesimarsi, come il desiderare di volerla amica. Una cosa è certa: non si morirebbe di noia.
COMMEDIA SI, MA DA RIDERE
Se qualcuno ha definito Kissing Booth un concentrato di stereotipo, la verità è che basta andare al di là del proprio naso per scoprire in questa commedia una vivacità sorprendente, complice la passione di Lee ed Elle di cimentarsi nel Dance Dance Dance, videogioco che sfida i partecipanti ad una sfida di ballo (leggi anche, il just dance degli anni 80). Fra citazioni di Breakfast club, Notting Hill, Braveheart e Tutti insieme appassionatamente, Kissing Booth ricorda allo spettatore la magia delle piccole cose, quelle che per adesso non possiamo fare: goderci il tempo con gli amici, organizzare feste ed eventi, riunioni familiari con famiglie numerose e varie, affrontare qualsiasi tipo casino e fare pace con un amico portandogli del gelato (come Elle con Lee). E mentre fa tutto questo, Kissing Booth strappa una risata a chi lo guarda. Per quello che eravamo e non vediamo l’ora di tornare ad essere.
Se vi aspettavate la solita commedia romantica, mi spiace deludere: amore e amicizia e risate valgono ben più del solito happy end.