Messina, presentato l’ultimo successo di Francesca Spadaro: la raccolta di poesie “Tavole frante”

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Un successo strepitoso quello che ha visto protagonista la professoressa Francesca Spadaro e la sua ultima silloge di poesie Tavole frante, edita da Armando Siciliano Editore, presentata pochi giorni fa nel Salone degli Specchi del Palazzo della ex Provincia.

Durante la presentazione sono intervenuti, insieme all’editore, anche il professore Giuseppe Corica e la professoressa Cinzia Mendolia.

Dopo gli interventi esaustivi dei due docenti, che hanno analizzato la funzione, l’utilità e l’importanza della poesia in questa prima parte del XXI secolo, il pubblico è stato trasportato nel mondo poetico della Spadaro dalla voce della professoressa Giada Vadalà, rinomata interprete messinese e appassionata di teatro, che ha letto alcuni dei componimenti della poetessa.

A conclusione dell’incontro, i ragazzi dell’Accademia dei Canti, hanno dato un saggio del più ampio spettacolo teatrale ispirato all’opera Canti dell’aria, dell’acqua, della terra, del fuoco (Armando Siciliano Editore, 2018), prodotta ancora una volta da Francesca Spadaro con le musiche del Maestro polistrumentista Gemino Calà e messa in scena per la prima volta nella Chiesa di S. Maria Alemanna nel maggio 2018.

Il titolo della raccolta di poesia, Tavole frante, prende ispirazione dall’episodio biblico di Mosè che, disceso dal Monte Sinai con le Tavole dei Dieci Comandamenti, vede il popolo ebraico venerare gli idoli invisi a Dio e spezza le tavole come atto estremo di protesta contro quanto perpetrato dal suo popolo.

Francesca Spadaro, reinterpretando otto dei dieci comandamenti con una perfetta commistione di delicatezza lirica e di critica oggettiva dettata da un alto valore civile, frange le tavole delle regole più grottesche che guidano la nostra contemporaneità. Con la sua pregevole capacità espressiva, la Spadaro riesce ad esprimere la dolcezza o l’amarezza dei sentimenti più umani, elevando allo stesso tempo la poesia a un vero e proprio grido di protesta contro ciò che di sbagliato c’è nei costumi di oggi, rinnovando il valore dei versi come mezzo per trasmettere insegnamenti mai prosaici e messaggi utili per analizzare e ripensare la nostra società in meglio.

Antonino Mangano

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