Torna l’appuntamento in libreria de LaTuaNotizia, il luogo giusto per scoprire le novità editoriali più interessanti. Elena D’Amario, ballerina italiana di fama internazionale, uscita dalla scuola di Amici, racconta ora la sua storia. Per gli amanti del fantasy, arriva invece l’ultimo capitolo della saga degli ShadowHutners firmato Classandra Clare. 7 libri diversi, 7 mood diversi. Buona lettura!

Ballare è magia. La danza per me è una terapia. Quando ballo mi sento vera. Posso sentirmi morire, ma continuo. Non ce la faccio più, ma salto. Scopro che tutto quello che in sala prove mi fa paura, sul palco non esiste più. Ma prima ancora che una ballerina sono una donna. Una donna piena di voglia di fare bene, di impegnarmi, di riuscire, di lottare per ottenere quello che voglio, di amare chi mi sta vicino. Ma soprattutto di sognare.
Mi sono chiesta se avesse senso raccontarlo. E ho deciso di sì per il motivo forse più semplice: condividere. Quante ragazze hanno un sogno, ma non sanno inseguirlo? Quante donne hanno un rapporto pessimo con il loro corpo, e non sanno accettarlo? Quante persone passano la vita a lamentarsi, senza mai provare a cambiare?
La mia storia non è una storia più bella o più brutta di altre. Non ho niente da insegnare, non sono un modello da copiare. Ma ho voglia di raccontare. Per dire a chi pensa di non farcela, che ce la può fare. A chi pensa di non essere abbastanza, che lo è. A chi crede che tutto gli sia dovuto, che nessuno ti regala niente. A chi non ama il suo corpo, che è il nostro alleato più prezioso. E a chi pensa che basti il talento: no, non basta per niente. Puoi arrivare primo, anche se non sei il più bravo. Dietro a ogni sogno c’è tanta fatica, ma ne vale sempre la pena.

A osservarla da lontano, la vita di Cordelia Carstairs sembrerebbe perfetta. Che altro potrebbe desiderare infatti la giovane donna? È fidanzata con James Herondale, uno degli scapoli più ambiti di Londra, che oltretutto è proprio il ragazzo di cui da sempre è disperatamente innamorata. Ha iniziato una vita nuova ed eccitante a Londra, insieme alla sua migliore amica Lucie Herondale e agli affascinanti amici di James, gli Allegri Compagni. Per di più, sta per riunirsi con l’amato padre e ha con sé Cortana, la leggendaria spada che la sua famiglia si trasmette di generazione in generazione.
Purtroppo, però, la realtà è ben diversa, e certo molto meno entusiasmante. Per prima cosa, il suo imminente matrimonio con James non è altro che una farsa, organizzato soltanto per salvare la reputazione di entrambi. James, poi, è innamorato della misteriosa Grace Blackthorn, sorella inconsolabile di Jesse, un ragazzo morto anni addietro a causa di un terribile incidente. Per non parlare di Cortana: ogni volta che cerca di utilizzarla, Cordelia si ritrova i palmi delle mani bruciati. Suo padre, inoltre, è molto diverso dall’uomo che conosceva, ora è molto più amareggiato e incattivito. Come se non bastasse, un assassino seriale sta prendendo di mira gli Shadowhunter di Londra. Complice l’oscurità, pugnala indisturbato le sue vittime e poi sparisce, senza lasciare traccia.
Insieme agli Allegri Compagni, Cordelia, James e Lucie percorrono in lungo e in largo le strade più pericolose della città per seguire le orme dell’assassino. Ma i segreti che ciascuno custodisce gelosamente rischiano di vanificare tutti i loro sforzi

Samuel Sooleymon ha diciassette anni e un’unica grande passione: il basket. Vive con la famiglia in un villaggio del Sudan Meridionale, paese dilaniato dalla guerra civile e dalla carestia.
Agile, scattante e velocissimo, Samuel è ancora un atleta acerbo e inesperto quando viene notato da un coach che gli offre l’occasione di una vita: partire per gli Stati Uniti con altri ragazzi come lui per partecipare a un importante torneo che potrebbe aprirgli le porte di una carriera sportiva sfolgorante. Samuel non si è mai allontanato da casa, ma il sogno di diventare un campione è la molla che lo spinge a lasciare tutto e iniziare la sua avventura. Ed è proprio quando muove i primi passi nell’ambiente ultracompetitivo dell’agonismo sportivo che lo raggiunge una terribile notizia: la guerra civile non ha risparmiato il suo villaggio e la vita di suo padre, mentre sua madre e i suoi due fratelli sono stati accolti in un campo profughi.
Sooley, come ormai tutti lo chiamano, vorrebbe tornare in Sudan, però non può farlo. È disperato, ma possiede qualcosa che nessun altro atleta ha: la fiera determinazione di farcela, di passare le selezioni, di vincere per poter portare in salvo il prima possibile la sua famiglia in America. Decide di allenarsi senza un attimo di tregua. Ha un anno di tempo per diventare il simbolo del riscatto e l’orgoglio del suo paese. Riuscirà a entrare nella leggenda?

Marianna Delfini nasce nella periferia di Milano. Non in una periferia qualunque, però, ma in Riviera: un angolo defilato della città, sotto la tangenziale, dove lungo l’argine del canale sorge una fila di villette ordinate che osservano placide lo scorrere delle stagioni. In modo tranquillo e defilato scorre anche la vita di Marianna, una bambina quieta e dolce che abita con i genitori e i nonni materni. La famiglia Delfini ha vissuto per generazioni lungo questa pittoresca sponda e, mentre Marianna cresce facendo i conti con le piccole gioie e gli inevitabili dolori di un’esistenza, il passato ogni tanto si riaffaccia per ricordare anche agli adulti com’è stato crescere e formare una famiglia. La migliore amica, la zia girovaga, la scuola, il primo amore, ma anche l’amara ingiustizia del lutto: le giornate della bella Marianna, insieme a quelle di chi le sta attorno, sono scandite e ricomposte come i riflessi della Riviera sulle acque del canale, attraverso una narrazione estremamente dettagliata che si sofferma con abilità sui momenti essenziali di una vita come tante, e quindi proprio per questo irripetibile e unica.
Prova letteraria importante per il poeta Valentino Ronchi, Riviera è un romanzo delicato e costruito con grande cura. La vita di una famiglia nella periferia milanese, i cui piccoli attimi quotidiani sono raccontati con amore e gusto per i particolari, è illuminata dalla straordinaria sensibilità stilistica dell’autore che dimostra qui la sua spiccata e assoluta capacità di osservazione.

Iguala, Messico, 2014. Un giovane professore di informatica sfugge miracolosamente a uno dei più feroci massacri perpetrati dalla polizia collusa coi narcos, quello dei quarantatré studenti della Scuola Rurale di Ayotzinapa in viaggio verso una manifestazione. L’orrore negli occhi, le ali ai piedi, la mente ottenebrata dal trauma, Álvaro Beltrán attinge da una rabbia antica come l’ingiustizia la forza per percorrere la traiettoria della sopravvivenza: il deserto, il filo spinato, gli Stati Uniti, San Francisco, la Silicon Valley. Ma la violenza che credeva di essersi lasciato alle spalle ha solamente cambiato volto. Caduto nella trappola di un magnate del web ossessionato dalla ricerca dell’immortalità, diventa cavia di una serie di esperimenti transumanisti che perseguono l’utopia di un uomo-macchina potenzialmente eterno: «la morte è un’ideologia come un’altra». Dietro il folle progetto non c’è soltanto lui, il miliardario che ha assoldato Álvaro, ma il gotha del mondo digitale: Mark Zuckerberg, Larry Page, Sergey Brin, Elon Musk… Obiettivo finale, la creazione di un’isola artificiale al largo di San Francisco, dove i «re del mondo» possano «creare in pace l’uomo e la società del futuro» con un’unica legge vigente, quella della loro volontà.
Avventura letteraria capace di accogliere e inglobare temi estremi, fughe liriche, sequenze mozzafiato e suggestive digressioni paesaggistiche da road movie, L’invenzione dei corpi è un romanzo che racconta le sfide della modernità in un’esplorazione labirintica delle reti che stanno rimodellando la vita contemporanea, dal corpo umano al World Wide Web.

Una barella entra nel pronto soccorso dell’ospedale di Cortina d’Ampezzo. Sopra è steso un ragazzo appena caduto su una pista da sci, è un “codice rosso”. Dietro c’è il padre, Piero Cometti, un chirurgo plastico molto noto, persuaso che la sua disciplina sia la nuova frontiera della rivoluzione comunista. Si trova a Cortina perché i figli hanno convinto i genitori a passare le vacanze di Natale insieme, nonostante siano separati. La madre è Elisabetta Pignatelli, una famosissima conduttrice televisiva “di destra”.
Piero ed Elisabetta sono stati molto innamorati, la loro era una famiglia invidiata in tutta la Roma che conta. Ma un lutto terribile li ha colpiti due anni fa: il maggiore dei quattro figli è morto, investito da un’automobile pirata. Da quel momento tutto ha cominciato a crollare: l’unione, la famiglia, il rispetto. Piero ed Elisabetta hanno perso la testa, e ciascuno dei due ha perso di vista l’altro per inseguire le proprie vanità.
Adesso si ritrovano al capezzale del loro figlio più piccolo nel giorno della vigilia di Natale, poco prima di una cena che potrebbe essere decisiva per il futuro di Elisabetta, lanciata verso la carriera politica. L’incidente del ragazzo li tiene prigionieri, per una notte infinita, nel desolato corridoio di un ospedale, e li costringe a fare i conti con se stessi, con i propri errori e soprattutto con l’altra e l’altro che moltissimo hanno amato e troppo velocemente hanno dimenticato.

Cosa succede quando non si ha più voglia di essere una madre? Cosa può fare una donna stretta tra gli obblighi familiari e la sua vita di prima?
Michela, detta Ella, ha passato gli ultimi anni a crescere la figlia Ilaria, dedicandosi a lei in ogni momento anche a scapito del suo lavoro di medico e del rapporto con il marito Aurelio. Ella conosce tutte le manie e le ansie di Ilaria, sa quanto è brava a tennis ma anche quanto le è difficile concentrarsi a scuola. Dopo un allenamento, Ilaria si distrae guardando il cellulare, ferma in mezzo alla strada, mentre una macchina avanza veloce verso di lei. Ella non fa niente per avvisarla: rimane immobile a osservare la figlia che, salva per un soffio, se ne accorge. In quell’istante, inevitabilmente, tra loro si rompe qualcosa. Ella così inizia a sfogarsi scrivendo un diario rivolto alla propria madre, morta quindici anni prima: pagina dopo pagina, racconta delle crepe che si allargano fino a incrinare in modo irreversibile i delicati equilibri familiari, si addentra nei propri ricordi per riportare a galla vecchi e nuovi conflitti, rimpianti e sensi di colpa, per trovare infine la forza di affrontare la verità e ricominciare. Viaggio negli equilibri precari di una famiglia all’apparenza perfetta, Quello che non sai è un romanzo sulla maternità e sul timore di non essere mai all’altezza. Attraverso la storia di un distacco necessario, narrata in un crescendo di sentimenti contrastanti, l’autrice inscena il fallimento personale della protagonista cambiando continuamente prospettiva in un gioco psicologico complesso e molto appassionante.
Un libro intenso che affronta un tema tabù con grande abilità e coraggio meditando in maniera profonda sul lato oscuro che è in ognuno di noi e su quello che una donna non confesserebbe mai, neppure a se stessa.