Blossom Avenue n.8, INTERVISTA alla scrittrice emergente Jessica Salmeri

Blossom Avenue n.8 è il sequel de Il tram che viaggiava nel tempo di Jessica Salmeri. L’intervista all’autrice.

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Il tram che viaggiava nel tempo è il titolo del suo primo romanzo, con il quale ha esordito nel 2019. In dicembre, a poche settimane dalla fine del 2020, Jessica Salmeri torna nelle librerie con il suo secondo romanzo e sequel Blossom Avenue n.8.

Una copertina che ci proietta direttamente in un sogno di viali di ciliegi in fiore, grazie alle illustrazioni di Santi Urso; un sequel atteso che ci fa sperare che il protagonista possa avere il suo lieto fine.

Il viaggio nel tempo di Marshal Yende continua. Il tram che viaggiava nel tempo aveva lasciato i lettori con il fiato sospeso. Tante domande, proprio come voleva l’autrice. Chi è la misteriosa donna dai capelli rossi? Riuscirà Marshal a trovare la sua strada?

Lo chiediamo direttamente a Jessica Salmeri in un’intervista.

Un viaggio nel tempo alla ricerca della felicità

  • Blossom Avenue n.8 è il sequel del tuo romanzo d’esordio Il tram che viaggiava nel tempo. Come li riassumeresti in poche righe?

I romanzi narrano del viaggio compiuto da uno scrittore alla ricerca della moglie e della felicità perdute. Un’avventura oltre i limiti del tempo, lo spazio e la ragione. Una storia d’amore romantica, ma realistica. Una narrazione commovente, ma esilarante al tempo stesso. Preferisco non rivelare troppi dettagli della sinossi, in quanto si tratta di romanzi brevi, e riassumerne la trama sarebbe come raccontare tutta la storia.

  • Il passato e la memoria sono il leitmotiv del primo libro. Perché hai scelto proprio questi temi? Da dove nasce l’ispirazione?

Sono sempre stata molto incuriosita da questi temi, infatti sono stati alla base della mia tesina agli esami di maturità, intitolata “Il soffio del tempo”. Trovo che siano dei concetti estremamente affascinanti e profondi, che di certo lasciano spazio ad ampie riflessioni.

  • C’è un messaggio nascosto che vorresti arrivasse ai lettori dei tuoi libri?

Nessuno sarà mai davvero solo o dimenticato, finché continuerà ad esistere nel cuore di qualcun altro. Inoltre mi premeva comunicare ai miei lettori che nessuna storia d’amore è perfetta, così come i protagonisti dei romanzi, che dopotutto sono soltanto esseri umani.

  • Ormai c’è un sequel per ogni storia ma, nel tuo progetto iniziale, non avevi previsto un seguito per la storia di Marshal. Cosa ti ha fatto cambiare idea?

Come scrittrice sono abbastanza crudele, perciò avevo deciso di lasciare la storia in sospeso. Tuttavia, i lettori hanno chiesto a gran voce di conoscerne il seguito, perciò ho deciso di accontentarli. Devo ammettere che non mi sarei aspettata tanto affetto del pubblico nei confronti dei miei personaggi, ed è stato emozionante per me continuare a scrivere la loro storia. Inoltre ne ho approfittato per dare voce alla protagonista, Judith, che nel primo libro non aveva avuto modo di dire la sua. I due romanzi sono complementari: si susseguono in una spirale temporale. In poche parole, il secondo romanzo è al tempo stesso un prequel ed un sequel del primo.

  • Sin dall’inizio si capisce che Marshal è un uomo che ha perduto la rotta. Viene spontaneo chiedersi: riuscirà a ritrovarsi?

Non voglio spoilerare troppo, ma posso dire che quello di Marshal sarà un vero e proprio cammino di redenzione. Da egoista ad eroe il passo è breve.

Da potteriana doc a scrittrice emergente

  • Come scrittrice emergente, tra tutti i possibili generi, hai optato per quello fantasy. Perché questa scelta?

I miei romanzi sono stati classificati fantasy perché contengono l’elemento fantastico. Sono una fan sfegatata del genere, e se penso ad un romanzo davvero fantasy, non mi viene in mente la mia storia. Più che altro ho scritto una storia d’amore e amicizia arricchita da qualcosa che non potrebbe mai accadere nella realtà.

  • La storia di Marshal è da poco giunta al termine. Hai già un altro romanzo in cantiere?

 All’età di sedici anni, cominciai a scrivere un romanzo dentro il quale mi persi, non ero abbastanza matura per poterlo concludere. Ho in mente di mettere nuovamente le mani in pasta, perché ritengo che fosse un buon progetto.

  • Cos’è per te la scrittura?

Per me, scrivere significa mettermi a nudo e regalare pezzi della mia anima a chi leggerà le mie parole. È un processo molto intimo, ma al tempo stesso coraggioso. Scrivere ti rende immortale.

  • Ogni buon scrittore ha i suoi autori del “cuore”. Potresti rivelarci i tuoi?

Sono una potteriana con la P maiuscola, quindi un posto d’onore è occupato da J. K. Rowling. I miei preferiti sono senza dubbio Alessandro Baricco e Carlos Ruiz Zafón, la cui morte mi ha colpita nel profondo. Ultima, ma non per importanza, direi Jane Austen.

  • Cosa ti piacerebbe fare da grande?

Ho quasi trent’anni, perciò direi che mi sento già un po’ grande. Da quando ho conosciuto il mondo dell’editoria, ne sono rimasta talmente affascinata che recentemente ho deciso di iscrivermi ad un master in editoria. Dunque direi che da grande mi piacerebbe collaborare con le case editrici sia nei panni di scrittrice che ricoprendo altri ruoli.

Blossom Avenue n.8 e Il tram che viaggiava nel tempo sono editi da S4M Edizioni. Potete trovarli sul sito ufficiale della casa editrice, su Amazon o su ordinazione in tutte le librerie.

Cristiana Ferrigno

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