Una giovane donna si trasferisce con il marito e le figlie in un condominio apparentemente perfetto. Ma sarà davvero così?
Segnate questa data sul calendario: 14 Gennaio. La ragione? Esce Questo giorno che incombe, ultimo romanzo di Antonella Lattanzi.
Un romanzo che promette grande tensione emotiva, capace di tenere il lettore sempre in attesa: pagina dopo pagina, Questo giorno che incombe riscrive una storia vera, accaduta a Bari nel palazzo dove la Lattanzi ha vissuto quando era ancora una bambina. Un matrimonio, una maternità, entrambe scandagliate sin nelle pieghe più ambigue dell’animo umano. Perché una storia non è mai davvero lineare.
Protagonista è Francesca, accompagnata dalle figure di suo marito Massimo e le loro due bambine piccole. Un trasloco da Milano a Roma, all’interno di un quartiere tranquillo e di un condominio che ha tutta l’aria di essere perfetto: posto accogliente, portiere impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce, che brilla in tutte le stanze. Un attento lettore di romanzi psicologici già sente puzza di bruciato…
Infatti qualcosa non va. Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell’arrivo. A cominciare dal marito Massimo che si allontana, mentre piccoli incidenti, ombre, accadono e tutto ha qualcosa di sinistro. Ma quello che accade è reale o Francesca sta solo immaginando? Mentre l’ambiente diventa una prigione, i vicini inquietanti (“I condomini erano un solo corpo, un corpo pieno di mascelle che masticavano, incessanti. Avevano una loro idea. E avrebbero fatto di tutto”), la scrittura della Lattanzi accompagna il lettore a vedere la discesi nei personali inferi di Francesca, in un vorticare sempre in crescendo di angosce e amnesie. Fino al punto culminante: un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore?
Non c’è tempo per porsi domande, il ritmo incalzante e la suspance lasciano poco spazio al lettore, che non vedrà l’ora di arrivare a capo del mistero.
“Come esplode una vita intera? Un unico lampo in cielo e il fragore di un tuono, oppure una serie infinita di schegge acuminate dappertutto?”
Antonella Lattanzi, “Questo giorno che incombe”, Ed.HarperCollins, p.456