La 65a Stagione concertistica 2024/2025 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana festeggia l’arrivo della primavera con il consueto doppio appuntamento settimanale, venerdì 21 (ore 21) e sabato 22 marzo (ore 17.30) al Politeama Garibaldi con un programma musicale interamente dedicato a pagine di Richard Strauss: la Konzertouverture in do minore, Don Quixote op. 35 e Aus Italien op. 16. Sul podio, il direttore Hansjörg Albrecht, celebre interprete di Bach e al contempo noto per la capacità di esplorare con profondità il repertorio sinfonico del tardo Ottocento. Al suo fianco, il violoncellista Damiano Scarpa, che darà voce al protagonista del poema sinfonico Don Quixote.
Il concerto si aprirà con la Konzertouverture in do minore, pagina giovanile composta da Strauss nell’estate del 1883, quando aveva appena diciannove anni. L’opera, eseguita per la prima volta a Dresda nel 1884, mostra influenze di Beethoven, Mendelssohn e Wagner, ma anche una sorprendente padronanza della scrittura orchestrale. Nonostante Strauss stesso abbia successivamente preso le distanze da questo lavoro, la Konzertouverture rivela già il talento timbrico del compositore e il suo gusto per il contrappunto. Il secondo brano in programma, Don Quixote op. 35, è uno dei poemi sinfonici più rappresentativi di Strauss. Composto nel 1897, venne eseguito per la prima volta l’8 marzo 1898 a Colonia sotto la direzione di Franz Wüllner. L’opera, formalmente strutturata come una serie di dieci variazioni e un epilogo su un tema cavalleresco, traduce in musica le avventure dell’eroe di Cervantes e del suo scudiero Sancho Panza. Il tema di Don Quixote, affidato al violoncello solista, emerge con un carattere nobile e malinconico, mentre Sancho Panza è rappresentato dai legni e dalla tuba tenore con un motivo ironico e ripetitivo. L’orchestrazione è estremamente dettagliata e alterna sezioni monumentali a passaggi quasi cameristici, in cui il violoncello solista dialoga con l’orchestra in un fitto gioco contrappuntistico. La parte finale restituisce un’immagine struggente dell’eroe sconfitto, che torna a casa e si spegne dolcemente in una coda rarefatta e luminosa. A concludere il programma, Aus Italien op. 16, una fantasia sinfonica in quattro movimenti ispirata al viaggio che Strauss compì in Italia nella primavera del 1886. Il brano, a metà strada tra la sinfonia a programma e il poema sinfonico, fu completato nel giro di pochi mesi e debuttò a Monaco di Baviera nel marzo 1887. Auf der Campagna dipinge musicalmente l’ampia distesa della campagna romana attraverso una scrittura lirica e luminosa, mentre In Roms Ruinen contrappone immagini della gloria passata della città a un presente brillante, con una forma che richiama il primo movimento di una sinfonia classica. Il terzo movimento, Am Strande von Sorrent, è costruito su una fitta trama orchestrale che intreccia le voci della natura e una melodia dolce e romantica. Il finale, Napolitanisches Volksleben, ricrea l’atmosfera vivace della città partenopea utilizzando, in un gioco ironico, il celebre tema di Funiculì funiculà.
