Ottobre, nel mondo contadino, è legato in modo indissolubile all’uva e al periodo in cui la vendemmia entra nel vivo.
La cura delle vigne è un lavoro lungo, duro e pieno di ostacoli. Troppa pioggia, poca pioggia, una grandinata o una gelata precoce, rischiano di mettere in pericolo e far perdere un anno di sacrificio. È per questa ragione che il momento della raccolta diventa una festa e non solo per chi vendemmia, ma per tutta la comunità, perché una volta, quando non c’erano i macchinari, tutti gli abitanti del paese, dai ragazzini alle donne, venivano chiamati nei campi.
L’uva, per secoli, ha avuto questo ruolo importante di aggregazione, riuscendo anche a fungere da livellatore sociale perché, finita la vendemmia, tutti partecipavano ai festeggiamenti, dal contadino all’intera corte del signore di quella zona ed era proprio questo incredibile frutto della terra e del sudore della fronte a diventare protagonista anche sulle tavole dei banchetti.

In Italia, nei secoli, queste feste si sono trasformate in vere e proprie sagre che durano settimane e che attirano gente da ogni parte dello stivale, come quella forse più famosa che si tiene a Marino, nel Lazio, un modo per stare insieme e condividere un momento di gioia.
A partire da settembre, sono tantissime le feste e le sagre dedicate all’uva e sono certo che molte si trovano proprio dove abitate e allora perché non approfittare del week end per partecipare?