“Notti magiche” è la canzone che risuona sempre in queste occasioni. Sui social impazzano le dirette, le foto, i messaggi di entusiasmo che i ragazzi della Nazionale Italiana ci hanno saputo regalare, trionfando nella finale di Euro 2020 disputata a Wembley
editoriali
«Le lacrime, che poi alla fine neppure troppe. Le foto insopportabili dei bambini sulla spiaggia e il corrucciato dibattito sull’opportunità o meno di pubblicarle, laddove a conti fatti l’autocensura sarebbe anche peggio. L’Europa distante e niente affatto solidale che ancora una volta affiora dalla riunione del Consiglio europeo. Per ventiquattr’ore […]
Nell’anno del Covid, così come si sono accentuate tante dinamiche esistenti, e in particolar modo negative, anche il bullismo ha fatto la sua parte.
Il 27 gennaio rappresenta un giorno particolare, nel quale le istituzioni, le scuole, le associazioni, gli organi di informazione, ricordano sempre il tragico tema della Shoah.
Il concetto della paura è un concetto difficile da spiegare. Nei tanti editoriali pubblicati, più volte abbiamo fatto riferimento al sentimento di preoccupazione legato alla pandemia. Però, oggi, di fronte a tante situazioni rimbalzate sui social, è d’obbligo una riflessione sulla paura. La paura dell’IGNORANZA.
Oggi, lunedì 9 novembre si celebrano i funerali di Stefano D’Orazio, batterista, paroliere, cantante dei Pooh. Ed è un giorno triste per chiunque si senta veramente italiano.
Il 2 novembre, Commemorazione dei defunti, è un giorno un po’ particolare. Ogni perdita ha in sé diversi e intrinsechi significati. Non tutti viviamo il lutto e il dolore allo stesso modo, sono forse i sentimenti che ci diversificano più di altri.
Stiamo vivendo un’epoca davvero complicata. Nessun DPCM, nessun provvedimento potrà mai metterci d’accordo, nelle nostre vite diverse, nelle svariate attività che svolgiamo. Non ci sarà nulla che potrà davvero metterci insieme.
L’estate ha contribuito, in qualche modo, a farci rilassare, a pensare che il virus potesse essere un ricordo lontano o potesse essere meno pericoloso di marzo. E, complice la diminuzione dei contagi, un po’ tutti abbiamo sperato di esserne almeno con un piede fuori. Ma non è ancora il momento […]
A Venetico, sia di giorno, che di notte, si sente il rumore del mare. A Venetico c’è una ferita aperta. Alla quale se ne aggiunge un’altra altrettanto dolorosa. Oggi quelle onde sembrano suonare ancora più forte e sembrano stridere con il silenzio assordante dei nostri pensieri