Instagram continua la sua corsa verso l’essere una piattaforma completa, multitasking. Se prima era una semplice piattaforma per postare fotografie, appena acquistata dal gruppo Facebook ( che ha anche la proprietà di Whatsapp), Instagram non ha cessato di cambiare pelle: ogni profilo non era più per gli amanti della fotografia, ma era una vetrina, anche commerciale.
In principio fu l’hashtag #Adv, poi fu la volta di #advertising, e infine la dicitura “paid partnership with”. Così dopo aver permesso di taggare per acquistare i prodotti nelle foto il feed di Instagram potrebbe lasciare lo spazio a post sponsorizzati di influencer che non si seguono: la società ha infatti annunciato di aver autorizzato un tool (disponibile sulla piattaforma ads di Facebook) tramite tramite il quale le aziende possono promuovere i branded content degli influencer sotto forma di pubblicità agli utenti nei loro feed e nelle Stories. Per chi non smanettasse abbastanza i social: se, attualmente, gli sponsored post dei profili sono visualizzabili soltanto dai loro follower, a breve anche chi non è follower vedrà i post sponsorizzati.
Una mossa davvero “invasiva”, che muove il social nella direzione di diventare una piattaforma di e-commerce più che un social network di condivisione, ma da Instagram hanno fatto sapere che questo tool è “una delle principali richieste da parte dei brand ad oggi. Attraverso i branded content che diventano pubblicità, le aziende hanno l’opportunità di raccontare la storia dei loro brand tramite la voci dei creatori di contenuti, raggiungere nuove audience e misurarne l’impatto. Grazie al nuovo tool, inoltre, si possono raggiungere utenti ben oltre le persone che seguono il brand o il creatore di contenuti”.
E mentre molti annunciano di voler riavere la piattaforma come era una volta e minacciano di abbandonarla ( ma lo faranno mai davvero?), i maggiori influencer del mondo cominciano già a fare i conti in tasca. Le loro.
