
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’ONU e celebrata ogni anno il 22 marzo, l’Istat fornisce un focus annuale e tematico che, attraverso un approccio multi-fonte, presenta i risultati provenienti da diverse indagini ed elaborazioni, offrendo una lettura integrata del fenomeno con riferimento agli aspetti legati sia al territorio sia alla popolazione.
Il volume di acqua complessivamente prelevato per uso potabile dalle fonti di approvvigionamento presenti in Italia è di 9,49 miliardi di metri cubi nel 2015, pari a un volume giornaliero pro capite di 428 litri, il più alto nell’Unione europea. Tuttavia, poco meno della metà di tale volume (47,9%) non raggiunge gli utenti finali a causa delle dispersioni di rete. L’erogazione giornaliera per uso potabile è quantificabile in 220 litri per abitante, 21 litri in meno rispetto al 2012.
I principali risultati diffusi dall’Istat
- Italia al primo posto nell’Ue per i prelievi di acqua a uso potabile: 428 litri per abitante al giorno
- Poco meno della metà del volume di acqua prelevata alla fonte (47,9%) non raggiunge gli utenti finali a causa delle dispersioni idriche dalle reti di adduzione e distribuzione.
- 11 comuni capoluogo di provincia/città metropolitana interessati nel 2017 da misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua per uso civile, quasi tutti ubicati nell’area del Mezzogiorno.
- Le acque di balneazione con qualità scarsa sono appena lo 0,8% della costa italiana monitorata. Gli scarichi delle acque reflue urbane sono la causa principale dei divieti di balneazione.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda al documento integrale sul sito Istat.