Arriva nelle sale italiane The Elevator, il film del messinese Massimo Coglitore

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Il 20 giugno Europictures porta nei cinema italiani  The Elevator, il thriller ispirato ad una storia vera diretto dal regista messinese Massimo Coglitore, scritto da Mauro Graiani e Riccardo Irrera e interpretato da un cast internazionale che include James Park, Burt Young e Caroline Goodall.

“The Elevator” è ambientato nella città di New York, dove vive e lavora Jack Tramell, 50 anni, single, famoso per il suo TV show, che fa impazzire gli americani. Il set principale è l’ascensore del building dove vive Jack, che si trasforma in luogo di espiazione delle sue colpe. Jack è sospettato da Katherine di aver commesso un efferato crimine ai danni della donna. Katherine, è affascinante, autoritaria, cinica, scientifica ma anche a volte spaesata. Katherine blocca Jack nell’ascensore la sera del labour day, lungo week end in cui la città si svuota, e lì cerca la sua vendetta… “The Elevator” è un inquietante thriller psicologico con due storie, due segreti, un colpevole, una vittima e nessun vincitore.

NOTE DI REGIA

Il “thriller psicologico”, suscita sempre ampi consensi di spettatori ed è dotato di una sua specifica qualità ed importanza artistica. “The Elevator” si rivolge a un pubblico molto vasto, ed è un film in linea con le principali tendenze del genere thriller di oggi su scala internazionale. Spesso la violenza in pellicole di questo tipo è finalizzata al compiacimento del sangue e del macabro, basti pensare a film come Martyrs di P. Laugier, Hostel di E. Roth, Sawdi J. Wan, Frontiers di X. Gens e À l’intérieur di A. Bustillo e J. Maury. Per “The Elevator” niente horror o splatter per spaventare o irritare lo spettatore. Niente effetti speciali fini a se stessi, ma un racconto fatto di sguardi, dubbi, vendetta e paura della morte. Il respiro angosciante dei protagonisti, dentro l’ascensore, sarà il “tappeto sonoro” del film. Voglio raccontare un dramma, un’ossessione che sfocia in lucida follia. Quando nella vita ti rimane solo la vendetta, l’odio ti devasta il cervello, non resta nulla se non il gusto sadico della sofferenza altrui. Ma anche essendo pura finzione cinematografica, abbiamo tutti la consapevolezza che tutto ciò non è impossibile, e quindi ci angoscia. In “The Elevator” la violenza sarà “catartica”, senza istigare all’aggressività, ma alla riflessione. Sarà proprio “il vedo, non vedo” che darà rigore stilistico al film. “The Elevator” si svolge dentro un ascensore, che qui più che mai gioca un ruolo quasi da co-protagonista e diventa “metafora di vita”. Un susseguirsi di accadimenti lascerà senza respiro i protagonisti e lo spettatore. Raccontare la paura, raccontare come questo isolamento si trasformi in una prigione essa stessa angosciante e causa di paura ulteriore. Pericolo, oscurità e claustrofobia sono gli ingredienti di “The Elevator”. Leggeremo sul volto di Jack il terrore di stare in quel luogo senza vie di fuga, e la trepidazione che, più passa il tempo, più c’è il rischio di non uscirne vivo. La storia procede svelandoci sempre più indizi e come tutti i thriller, la comprensione totale arriva alla fine. In una società gravida di incubi, e di effetti spettacolari a tutti costi, qui la suspense si formerà sugli schemi del classico cinema di genere. Due protagonisti, due realtà e due obbiettivi differenti. Jack lotta per salvare la propria vita, la donna per togliergliela. Ma alla fine, non ci sarà nessun vincitore. [Massimo Coglitore]

Il regista Massimo Coglitore

Il regista Massimo Coglitore, siciliano classe 1970, debutta alla regia nel 1996 con il corto L’alba è vicina, seguito da altri cortometraggi realizzati in 35mm tra cui Uomo di carta del 1998. Nel 2002 produce, scrive e dirige Deadline, nuovo corto in 35mm vincitore di 64 premi i diversi festival nazionali e internazionali. Coglitore si è cimentato anche nella regia di documentari, videoclip, spot commerciali e sociali. Nel 2007 gira il film tv Noi Dueper Rai Fiction. The Elevator prodotto dalla Lupin Film di Riccardo Neri è il suo primo lungometraggio cinematografico. Coglitore sta attualmente lavorando alla sua opera seconda, un thriller dal titolo “The Straight Path” in fase di pre-produzione.

S.C.

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