Addio a Gino Strada, il medico fondatore di Emergency

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Scomparso all’età di 73 anni. “Sempre dalla parte degli ultimi”, ricorda il Premier Mario Draghi. “Mi ha insegnato a salvare vite”, le prime parole della figlia Cecilia. “La notizia ci ha colto tutti di sorpresa, lasciateci riprendere dal dolore”, commenta la presidente di Emergency Rossella Miccio

È morto oggi il fondatore di Emergency Gino Strada. Aveva 73 anni. La notizia del decesso è stata confermata da Emergency e dalla figlia, Cecilia. Al momento del decesso si trovava in Normandia.

“Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre”. Questo il messaggio di Cecilia Strada su Facebook. “Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo”, conclude.

“Siamo sconvolti, è un fulmine a ciel sereno. Problemi di cuore? Non aveva nulla di così grave da far pensare a quello che è successo”, commenta Rossella Miccio, presidente di Emergency. “Era in Normandia per una vacanza di qualche giorno. La notizia ci ha colti di sorpresa, siamo assolutamente sconvolti. È un momento troppo doloroso per poter dire altro”. Miccio riferisce di avere parlato l’altro ieri per l’ultima volta con Strada. “Era tranquillissimo, abbiamo discusso di Afghanistan”.

Gino Strada era nato a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, nel 1948. “Un cittadino sestese che è diventato uno straordinario cittadino del mondo”, è il commiato del Comune, che “si stringe attorno alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutte le persone che gli hanno voluto bene”. E ancora: “A nome di tutta Sesto, vogliamo dirti grazie per essere sempre stato in prima linea, per aver portato aiuto a milioni di persone vittime di guerre e di povertà e per aver lottato instancabilmente a favore della pace”.

Immediati i messaggi di cordoglio. Si legge in una nota di palazzo Chigi: “Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha appreso con tristezza della morte di Gino Strada. Ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L’associazione ‘Emergency’, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo”.

L’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano è affranto: “Voglio esprimere tutta la mia vicinanza ai familiari di Gino Strada. Una persona straordinaria, c’era un rapporto di affetto con lui… mi ricordo quando lo invitai a Riace per conferirgli la cittadinanza onoraria. Stava male e non poté partecipare, ma in una piazza gremita, attraverso uno schermo gigante, facemmo un collegamento con lui. Era come tra noi. Espresse il suo orgoglio di essere cittadino onorario di ‘quella’ Riace multietnica che ha fatto sognare un’altra umanità possibile”.

“Quanto ci mancherà Gino Strada, l’impegno e il coraggio di un vero costruttore di pace. La sua umanità e una missione: essere al fianco degli ultimi in tutto il mondo. Grazie per tutto quello che hai fatto. Un abbraccio ai suoi cari e a tutta Emergency” il tweet del presidente della Camera, Roberto Fico.

“Da oggi l’Italia è più povera. #GinoStrada” le parole di Enrico Letta.

“Una vita dedicata agli altri, e soprattutto ai più fragili e vulnerabili. Un esempio costante, concreto di autentica solidarietà e rara umanità. Una perdita inestimabile. Ciao Gino” ha scritto su Twitter il leader del M5S Giuseppe Conte.

“Se ne è andato un caro amico, Gino Strada”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, su Facebook. “Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano. Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai”.

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