L’estate è alle porte e dopo il forzato periodo di fermo i brand si rimettono in moto per mostrare le proprie collezioni. Tra le proposte più interessanti spicca la capsule di Miranda Makaroff per Desigual.
Una capsule potente, dal grande impatto visivo, che è un vero e proprio manifesto alla libertà. Ma cos’è la libertà? A questo domanda, Makaroff da la sua risposta, interpretando la libertà a 360°, da quella d’espressione a quella amorosa e sessuale. Con un design che strizza l’occhio agli anni ’70, Makaroff crea immagini vivide e brillanti alcune orgiastiche, per giacche crop e pantaloni culotte, pantaloni a zampa, tshirt in cotone 100% biologico, abiti morbidi multicolor molto anni ’70, culotte in diversi tessuti, top plissettati o a coste sottili.
Gli accessori non sono da meno, specie le borse, che risultano impattanti e capaci da sole di animare anche il look più basic. Cosa ha ispirato la Makaroff per questa collezione? “Vengo ispirata più dalle sensazioni che dalle persone. Come quelle che sento nella natura, vicine ad orgasmi. Lo stesso quando lavoro, mescolo colori e forme. I miei disegni e le mie stampe derivano tutti da emozioni nate dentro di me”.
Perché proprio gli anni ’70? “Ogni decade ha qualcosa di speciale in sé. Ma senza dubbio la maggiore fonte di ispirazione la trovo nella moda e nei look degli anni ’50-’60-’70“.
E secondo l’estetica di quegli anni, la Makaroff crea una Eva moderna per Desigual, una donna libera e selvaggia come la natura, la cui libertà passa anche da ciò che indossa, non inseguendo nessuna regola se non quella del proprio io.