
È considerato tra i maggiori interpreti del post-impressionismo, anche se non ha mai aderito del tutto a nessuna corrente artistica. Nacque a Parigi ma si trasferì prestissimo in Perù dove trascorse buona parte dell’infanzia. Nel 1855 tornò con la madre in Francia. A diciassette anni si imbarcò come marinaio su un mercantile diretto in Brasile.
A ventitré anni lasciò la marina e tornò a Parigi, dove lavorò come agente di cambio. Nel 1873 sposò Mette Sophie Gad da cui ebbe cinque figli. Fu in questi anni che cominciò a dedicarsi all’arte, dipingendo da autodidatta.
Nel 1875 divenne amico del pittore impressionista Camille Pissarro.
Nel 1883, a seguito del crisi economica della borsa di Parigi, Gauguin fu costretto a cambiare lavoro. Si imbarcò alla volta di Panama, dove lavorò alla costruzione del canale. Al rientro di questo viaggio ripartì alla volta di Martinica, nelle Antille.
Nel 1888 lo stile di Gauguin convinse il mercante d’arte Theo van Gogh (fratello di Vincent) ad offrirgli uno stipendio 150 franchi in cambio di un quadro al mese.
In questi anni frequentò Vincent Van Gogh. I due condivisero l’appartamento, ma la loro convivenza non si rivelò una scelta felice. Paul non riuscì mai a legare con Vincent. I loro dissapori sfociarono spesso in aspri litigi tra cui quello famoso che portò Vincent van Gogh a tagliarsi parte dell’orecchio. Secondo alcuni potrebbe essere stato lo stesso Gauguin a infliggergli a ferita.
Nel 1891 partì per Tahiti dove dipinse alcuni dei suoi quadri più celebri come Manao tupapau (1892, sotto) e la Orana Maria (1891). Nel 1893 ritorna in Francia, lasciando a Tahiti una compagna tredicenne e un figlio nato un mese prima.

In Francia restò per pochi mesi. Nel dicembre dello stesso anno, infatti si imbarcò ancora una volta per la Polinesia, facendo rotta per l’isola di Hiva Oa, dove morirà di sifilide l’ 8 maggio del 1903.

“L’arte è un’astrazione: spremetela dalla natura sognando di fronte ad essa e preoccupatevi più della creazione che del risultato.” [Paul Gauguin]





